lunedì 28 gennaio 2013

Lettera da uno sconosciuto di Francesca delli Colli

Non mi serve sapere il tuo nome ed i tuoi occhi sono senza volto , ma e’ come se ne conoscessi la luce da sempre. 
So che mi scrutano, mi leggono, mi parlano e quel “parlare” e’ piu’ intenso di una parola, perche’ mi entrano dentro scovando i nascondigli in cui si rannicchia la mia anima e tirandola fuori a forza.
Quello sguardo che immagino riesce a spogliarmi lentamente e le tue parole mi rivestono di quella passione che scivola sulla mia pelle mozzandomi il respiro.
Non hai idea quante volte mi sono immaginata cio’ che ci scriviamo, le nostre scene descritte in ogni minimo particolare e la nostra eccitazione che urla quel desiderio mai vissuto ma tangibile sui nostri corpi.
La tua “presenza” e’ come un fuoco che divampa ogni volta che ti leggo, ti scrivo, ti parlo , sciogliendo lentamente i miei sensi che assumono una forma, la tua.
La verita’ e’ che ho voglia di te, delle tue mani, dei tuoi baci, della tua pelle , del tuo odore .
Il tuo pensiero la notte mi tiene sveglia e tu sei con me, lasciando che il mio corpo, la mia mente e le sensazioni viaggino all’unisono con le tue.
Il letto disfatto profuma dei nostri odori ancora eccitati . Io tra le tue braccia, pelle contro pelle, respiro contro respiro, un senso di appagamento e protezione.
Quei tuoi sussurri che mi mettono i brividi li sento ancora vivi sulla mia pelle e scivolano come lente ed oleose gocce che vanno a sciogliersi tra le cosce.
So di cosa saresti capace, conosco la forza della tua passione, forse una passione disperata che non riesce ad avere pace, troppo forte per riuscire a gestirla rimanendo sempre affamato.
Ti accarezzo, sei sudato, la mia mano scorre leggera e sicura, scivolando impazzita sul tuo corpo oramai quasi addormentato cercando quello spiraglio di vita che sta sorgendo di nuovo.
I tuoi occhi sono socchiusi cercando di assaporare meglio le sensazioni che cominciano ad accavallarsi nella tua mente.
Questo pensiero, amplificato dal buio della notte, dove scorro tutte le immagini , come in una pellicola di un film nel quale noi siamo di unici attori mi fa sentire nervosa e mi rigiro a pancia in giu’, nascondendo il viso tra i cuscini del mio letto ma l’odore della tua dolcezza mi inebria come se si fosse imbevuto realmente nella stoffa e la mia mente si svuota per far posto ad emozioni inaspettate e sconosciute.
La tua mano scorrere lungo la schiena, una lenta e dolorosa carezza alla quale mi abbandono.
Le labbra umide mi accarezzano le spalle, lasciando baci sparsi che adagi nel mezzo e scendendo verso il basso mi fanno venire la pelle d’oca .
A quel pensiero non riesco a contenere un fremito e le lenzuola del mio letto diventano un agglomerato informe mentre mi rigiro a scatti e i capezzoli si puntellano sul materasso dolenti quanto sono eccitati.
Perche’ non sei qui con me?
Di nuovo sprofondo in quegli attimi senza tempo e ti immagino andare giu’, il mio respiro si fa piu’ pesante come per lenire cio’ che sento mentre mi intrappolo le mani tra la sommita' umida delle cosce.
Un leggero alito di vento scivola lungo il mio corpo prendendo le sembianze della tua lingua che delicata sembra accarezzare il solco che divide le natiche, il mio respiro aumenta ancora assaporando quei gesti a cui regalo la mia vita.
Decisa si incunea profondamente fino ad arrivare allo spazio che porta alla via del piacere.
Le socchiudi cercando lo spazio per arrivare piu’ velocemente al miele, sembri un’ape impazzita che non sa dove fermarsi .
Ed in quell’oblio di sensi confusi le mie gambe si aprono offrendoti il mio sesso turgido e bagnato senza decenza.
Le tue mani….
le tue mani mi esplorano, le tue mani voglio conoscere. le tue mani voglio sentire.
Le sento vagare per il mio paradiso, si muovono dentro di me lasciandomi gemere sommessamente.
Mi sento tirata come una corda di violino , le tue mani sono le mie in questa notte solitaria.
Dio mio come mi sembra tutto reale!
Ti desidero totalmente, li dentro quel letto in compagnia solo di me stessa dove i miei pensieri non cessano di martoriarmi, come le dita che stringo tra le cosce e non riescono a star ferme
La mia pelle e’ umida, i miei umori la oliano mentre scivolano tra le labbra aumentando il piacere e quando “mi entri dentro” sussulto.
Ad ogni tua spinta un lamento mi esce fievole, il tuo fiato sul mio collo e’ caldo, la tua bocca sfiora la mia senza rubarle un bacio.
Percepiscoil tuo ansimare dietro di me, mi eccita, mi piace sentirti, mi piace vederti godere.
Sarebbe uno spettacolo da non perdere…
I tuoi ansimi mi incitano, col bacino e la figa pulsante accompagnano i tuoi movimenti lenti ma decisi.
Ho voglia di sentirti esplodere.
Vorrei guardarti negli occhi ,ma non posso……
Ti immagino ed e’ ancora piu’ eccitante pensare al tuo viso contratto dal piacere con un’espressione intensa concentrata su di me che rivendica la sua proprieta’.
Mi manca il respiro , ti sento quasi in gola, vorrei che non finissi mai.
La tua fronte e’ poggiata sulla mia nuca, quasi posso percepire il pulsare delle tue tempie mentre i nostri capelli si intrecciano tra di loro.
Stiamo perdendo la cognizione delle cose e del tempo , solo i nostri ansimi hanno consistenza e mentre ti aggrappi ai miei fianchi ti lasci andare nell’infinito dei sensi.
Mi sto perdendo anche in quella confusione di passione mista di desiderio reale e sogni effimeri .
Il piacere arriva esplodendo,
e’ tuo ..
Rimango quasi senza fiato godendo di quell’attimo di fusione delle nostre anime e dei corpi che hanno quasi assunto una sostanza' reale.
Vorrei conoscere i tuoi occhi…
Ne ho bisogno.


F.D.C.

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