mercoledì 26 febbraio 2014

SAPOR DI PASSIONE di Asianne Merisi




Non aver timore,
il desiderio non è peccato,
mentre prende il sopravvento
in cui due corpi giacciono
congiunzione astrale d’anima e cuore,
corpi nostri fusi,
mi prende, sono sua.
Mi lascio avvolgere e accarezzare
amare e desiderare
perché vuole Amarmi con tutto se stesso
Guarda tu
che guardo anch'io,
sorridi tu
che sorrido anch'io
Tocca tu
che tocco anch'io,
respira tu
che respiro anch'io,
Finchè la tua essenza sarà la mia
spingi il calore della tua pelle fremente
Ho sentito la tua promessa nel desiderio di me
ti respiro,
talvolta inciampando nelle tue pupille
detta legge mio uomo tua donna sono
..oltre

ALICE E I SUOI "DOVREI" di Alice Stregatta




Un cuore inutilmente colmo d'amore, un abbraccio vuoto, di Te.
Mio sogno d'Amore.
Dovrei concedermi ad altre braccia, altre mani, altre bocche.
Violare il tempio a Te consacrato.
Il mio corpo, la mia anima. Il cuore donatoti.
A Te, fedeli da tempo immemore.
Parole e pensieri,dedicati, delicati.
Ti sfiorano, lambendoti da lontano.
Ti inseguono.
Si prostrano ai tuoi piedi aspettando un cenno di benevolenza.
Una mano sul capo, decisa, a spingermi in basso, innalzandomi nell'essere profondamente Tua.
Felice di stare ai tuoi piedi, Tu, Simulacro di Passione.
Ai Tuoi ordini, pronta a soddisfare ogni Tua bramosìa.
I tuoi capricci sono ordini per me.
Tua Schiava, Tua donna, Tuo amore.

Dicevo... Dovrei concedermi ad altre braccia, altre mani, altre bocche?
Non oggi, non domani.
Non ancora.
Non posso essere altro che Tua.

ATTIMI di Andrea Rossi




Ci sono attimi invisibili
li sento dentro come lentiggini
invadere le mie percezioni
sentirsi padroni di me
portarmi ovunque
farmi sorridere dentro
quando sento arrivare te
leggera come una piuma
rumorosa
nelle mie orecchie ti fermi
sospesa
inebriante figura
dei miei sogni puntuali e fragili
a parlarmi
mentre la mia mente distratta
e' gia' altrove
spinta dal vento
la tua sensualita'
mi porta tra le nuvole
sempre più in delirio
a mio agio quando voglio impazzire
al capolinea di una notte da sogno
di un giorno perfetto
inizio a capirne il senso
di quanto tu manchi
ai miei vestiti
alle mie mani che ti cercano
nei tasti di un telefono
fermo a contare le stelle
a sognare di parlarti
incolpevole destino di chi si e' perso
in un semaforo spento
a cercarti.

PRETENDO AMORE di Marco Belsette




Danza l'aurora
nel gorgheggio aspro della vita,
scolora un pensiero
e l’ennesima alba raggiunge
il disordine sgualcito
delle mie cose.
A cosa serve fuggire,
immergersi ancora nel lago dei sogni
o spazzar via lacrime e dolore
oltre un’ipocrita orizzonte,
nessuna luce dà un senso alla meta
e la mente non mente.
Ho finito gli sguardi
per ingannare lo specchio,
ora divago, lontano,
su strade deserte
e oso pretendere amore
a lenire quel tanto che basta
il fluire della mia esistenza.

RABBIA di Andrea Rossi




Che rabbia saperti infelice
in mezzo alle risate
che ti mancano
nella notte fredda
insieme ai tuoi capelli
pronti a uscire con me
a riprendere quel filo
lasciato senza motivo
a crescere senza di noi
in un bosco freddo
tra il cielo e il mare
le nostre risate fragorose
che rompono il silenzio
di una allegria che non smetteva
di prenderci la mano
in bilico tra la voglia di arrivare
più su di una amicizia formale
fatta di zucchero e cose dolci
da gustare con ingordigia
spalmata sulla pelle
che riuscivamo a toccare
fredde illusioni di una mente
che non puo' capire
quanto sia bello averti sentito
in fondo al mare tra le stelle
i tuoi grandi riccioli
da tenere in equilibrio
sospesi dalla voglia di meravigliarsi
ogni giorno a guardare il sole
splendere felice in mezzo alle rughe
che sanno di vita
di quel vino corposo
di cui siamo fatti
quando ci sentiamo vivi
calde emozioni di un battito
che portiamo addosso
in tasca
come per magia.

lunedì 24 febbraio 2014

ANGELO DANNATO di Francesca Delli Colli




Non so se e' desiderio
quel che scivola doloroso sottopelle,
mietendo solitudine
mascherata da rimpianto.
Non so se e' una preghiera
che suona come una nenia
continua e alienante,
cio' che i miei occhi rispecchiano.
Epitaffio di un dolore
nato dalla consapevolezza
di non essere mai nata.
Sospiri che si sciolgono
nel tempo stagnante,
frammenti di mille pensieri
rimasti sospesi
ed inviolati.
Tra paure e dubbi,
strappata dai miei demoni,
mi hai offerto il tuo agognato Inferno
nel quale ho bruciato lentamente
la mia essenza primordiale.
Anime condivise,
Anima snaturata
scivolata in me
come l'aria respirata.
Anima dannata,
che hai portato via con te
ogni pena inflitta
nelle quali avevo
redento la mia essenza.
Ora fluttua senza pace
appartenendo solo all'ignoto.

BRIVIDI di Fiona Miller




Trema il mio sguardo che non incrocia il tuo,
Trema il mio olfatto al passaggio nella mente del tuo profumo
Trema la mia anima come tremano i miei pensieri...

LA CONGIURA DI FEBBRAIO di Lancillotto Del Lago




E di nuovo è fatto il danno
Neanche fosse capodanno
Nella schiena il coltello,
Come fosse un povero agnello,
È calato
Ed il governo è cascato.
Firenze contro Pisa
Non son mai state risa.
Dei congiurati l’ardore
Non porterà il tricolore
Ma solo lacrime e sudore.
Per il popolo sovrano
Sarà l’ennesima supposta
Su per l’ano.

LO SCAMBIO di Sereno Notturno




Esiste una percezione dello scambio, su questo non vi sono dubbi, esiste in natura ed in svariate forme, fin dal baratto che ancora oggi in popolazioni esiste e probabilmente in senso moderno tornerà anche nella civiltà di oggi.
Si cambia qualcosa di se, che magari non si fa più uso e la si cerca in qualcosa che non si ha, come scambio materiale, mai come scambio di persone o di organi, quello è da condannare.
Esiste uno scambio dell'anima, quello si, ovvero un'anima che cambia la propria visione del mondo e ne trae giovamento per la rinascita.
Capisci di aver talmente tanto da dare, in tutto ciò che ti è stato tolto, che quello che avevi prima è nulla.
Dare del bene per stare bene, consigliando chi ti ha fatto soffrire a capire che ora deve camminare con le proprie gambe.
Mettendo in pratica cò che professava prima, cioè il desiderio di stare bene con se stessa, questo è il momento per capirlo.
Difficile... si senza dubbio lo è, ma questo è stato ricercato con estrema cura, al punto di eludere e illudere vite e sentimenti, senza sapere cosa si avrebbe avuto in cambio, nonostante le ripetute raccomandazioni.
Questo farà si di essere consapevole, più di quello che si era prima e questa consapevolezza e forza acquisita infastidirà chi ti credeva a terra.
Potere delle anime forti che si circondano di altrettante persone forti, si scava in profondità nella nuda terra con le mani pregne di qualsiasi sporcizia, fino a trovare l'acqua della fonte rigenerante, il pensiero.
Quanto tempo passi a scrutare e capire, per poi sapere che solo scavando nella tua anima, arrivi a trovarne la coscienza, la guardi e ne vedi la bellezza, quella è la tua che non era mutata, solo nascosta dalle nebbie di un presente inverno.

IN BILICO di Andrea Rossi




In bilico costante
tra ciotoli di coraggio
disegni mai finiti
la vita scorre
come un saltimbanco
che si diverte felice
correndo contromano
uno scolaro che impara
guidando un aeroplano
la vita entra
nel buco di una serratura
tra i capezzoli di una donna
nelle sue gambe di velluto
e il suo piacere da sfiorare
tra le onde di pensiero che non si da pace
nella bellezza di un imbarazzo
la vita prende
i morsi della gioia
del piacere mentre mi parli
e nei tuoi occhi io esisto
fantasie astratte dei miei sogni
quando vedo sorridere un bimbo
calciare una palla per strada
la vita ruba
i colori di un tramonto che mi sono perso
ascoltando incertezze in bianco e nero
l amicizia perduta di un tempo
nei vicoli della mia infanzia
la vita sente
forte la mia voglia di esserci
il mio gradino da scalare
voglia arrembante che non passa
follia accecante di un sogno
ancora da vivere.

IMMAGINA di Alice Stregatta




Immagina.
Noi due. Insieme.
In un giorno qualunque, a parlare di niente.
A guardarci e sorridere.
Senza nient'altro che noi.
Immagina.
Di buttare all'aria i tuoi ma.
Di intrecciarli ai miei forse.
Trasformarli in ghirlande di posso.
Immagina di lasciar andare il passato.
Immagina di parlare al futuro, vivendo il presente.
Immagina. Saremmo felici.

Immagina... Io ci sono già.
E tu? Tu, dove sei?

INVADIMI di Alice Stregatta




Colma le lacune
Lenisci le ferite
Strappami i rimpianti
Brucia i miei rimorsi
Leccami le lacrime
Ascolta le mie parole
Rispondi alle domande
Zittisci le pretese
Spogliami dei miei sbagli
Rivestimi di Te.

L'INFINITO IN UN ISTANTE di Alice Stregatta




Sul letto sfatto, noi due avvinghiati.
Occhi chiusi, testa sul tuo petto, ad ascoltare il battito del tuo cuore che, silenziosamente, mi parla.
Un ritmo rilassante... Scandisce il tempo sospeso in cui tutto si ferma.
Il tempo in cui stiamo insieme.
Cristallizzato nell'emozione del sesso consumato. Passione bruciante, amore che si rigenera, languore che non si placa. Non mi bastano mai, i momenti di noi.
La tua mano ad accarezzarmi i capelli. Il silenzio.
L'infinito in un istante.

sabato 22 febbraio 2014

DUE MINUTI di Andrea Rossi




Mi bastavano due minuti
in questo scorcio di vita
per capire il senso
delle parole che non capisco
mentre mi scorrono dentro
spiccioli di felicita'
che bagnano i miei occhi
mentre il suono inizia la sua corsa
ferma i miei battiti
aumenta la mia maschia ambizione
di non perdermi nella folla
che corre all indietro
sorpresa da questo temporale
che ti scoppia dentro
vibrazioni in altalena
che non si fermano
ai semafori
energia incontrollata
che spacca i muri appesi al guardaroba
di questo cielo
immenso colore che circonda i miei sogni
troppo piccoli per prendere il volo
grandi oceani di desideri che non entrano più
nelle mie tasche
sempre bucate
come chi sa sognare
chi vuol volare tra le nuvole
senza camicia
in preda alla follia
di una esistenza che ha ancora senso
quando ti senti vivo
preso dal quel battito irrequieto
speciale
che ti spacca in due
come i minuti che ti separano
da quella felicita'
delle tue parole.

IN DUE di Asianne Merisi




(lei)...
Respirai il tuo pensiero attraverso il tuo vitale respiro
Mille cose mi raccontarono ....
mille me ne raccontano
brivido e' il tuo essere, dolce e' il tuo profumo
(lui)...
respirare te,labbra dolci che mi incantano,
respiro che rapisce la mia essenza,
  e così dolce sentire tremare la tua anima dinanzi alla mia,
che nulla esiste se non te..
(lei)...
  Ho donato a te il mio corpo, dono a te la mia essenza,
regalo a te il mio cuore e non temo nessun dolore.
Sono tua ora come gia' lo ero prima senza che io conoscessi
i tuoi occhi e tu il mio sorriso
(lui)...
mia da sempre,
oltre il tempo e lo spazio,mia nell'oscurità e nel silenzio.
Mia e basta perchè non c'è altro corpo che possa stringerti se non il mio,
sei mia perchè dovunque tu sei mi appartieni..
(lei)...
amarti è come vivere di un giorno ogni giorno
volerti è come di un attimo ogni attimo
e saperti domani che mi rende unica
(lui)...
allora amami,
un ora,un giorno,un eternità,non importa,
ma amami con tutta te stessa perchè di me non puoi fare a meno,
perchè di te non posso farne a meno
(lei)..
perche di noi siamo sostanza

M.E. A.M.
..oltre

LA RESA di Charmel Roses




Sia dunque questo,
Il mio tributo.
Il fremito adorante
Delle mie parole silenti.
Che possano invocarti,
Che siano il gemito dell'anima
Che riposa e si nutre
All'ombra dei tuoi piedi.
Sia questa la mia resa
E il tuo trionfio,
Mia Signora,
Nella pace che domina
La fede del mio cuore.
E che il mio impeto
Ceda il passo al tuo volere,
Al tuo verbo che impera
E regna sulle mie emozioni,
Sull'amor devoto
Che si prostra
E canta le tue lodi.

QUANDO I SOGNI NON INCANTANO di Alice Stregatta




I sogni parlano, i sogni spiegano.
E più sei dura di comprendonio, più diventano chiari e complicati, contorti e lapalissiani.
Io sogno labirinti, anse infinite di percorsi a senso unico che finiscono contro muri altissimi.
Invalicabili.
Più giri, più ti perdi.
Più insisti, più ti trovi al punto di partenza, che corrisponde a quello d'arrivo.
Non resta che mandare affanculo il Minotauro, Arianna e il suo filo.
Lasciare entrambi al proprio destino, murare il labirinto e dargli fuoco, come si farebbe con un formicaio.
Sedersi e godersi lo spettacolo delle fiamme che divorano ciò che non può essere.
Mi allontanerò... Voltandomi forse.
Ma non mi tramuterò in statua di sale: le lacrime la scioglierebbero.

(Non hai fatto un passo verso di me.)
Vivi delle tue granitiche certezze, le tue massime zen e le colte citazioni da psico-(l)alibi.
Io nulla so, nulla voglio sapere.
Seguivo il mio cuore, che mi portava da te. Da te...datedatedatedate...
Era incantato. Come un disco rotto, però.
Rotto.

venerdì 21 febbraio 2014

L'OROLOGIO di Marco Belsette




Passo il tempo
a rincorrere il mio tempo,
spedito, a perdere il fiato
nella scia di un istante
o nel perdersi di un secondo.
Vivo ogni singolo evento
tra spauracchi di scadenze,
tra lunghe attese e interminabili ritardi,
l'esistenza scandita da inafferrabili attimi
o da flebili e impercettibili palpiti,
nell'impronta di un momento
o nel lampo cieco
d'un semplice battito di ciglia.
Passo il tempo
a rincorrere il mio tempo,
a bruciare la vita e lacerare ogni destino,
a vivere in continui giorni di luce
ignorando la tregua delle mie notti.
Sono dannato in vita,
castigato ad inseguire la mia fine,
condannato a raggiungerla
e fissare immobile le nere lancette
nel quadrante della morte,
ed è interminabile persino un minuto
quando fissi un orologio.

GIROTONDO TRA LA PELLE di Sereno Notturno




Hai atteso ogni minima simulazione, fino a scorticarti la pelle, ogni strascico di pensiero, ti ha inverosibilmente cambiato le rughe d'espressione, fino a crucciarti e poi destarti dai tuoi lenti desideri.
Cosa sei o cosa vuoi essere se non l'ombra della tua stessa follia.
Prendi lasci strusci la pelle calda del desiderio, per rinforzare la tua acme di desiderio.
Fiera tra le fiere, animale di te stesso.

TEMPO di Fiona Miller




Ci fermiamo, ma il tempo passa, ci aggrappiamo a speranze inconcludenti,
ci perdiamo, per ritrovarci ancora in un altro tempo...
é tutto tempo che fugge e lo sentiamo come se non passasse mai,
viviamo di giorni vuoti, di amori desiderati, e non viviamo di "Noi"...

IMMAGINI di Andrea Rossi




Immagini sfuse
di frammenti di vita
mi ritrovo tra i pezzi
di questa via
che si incammina prima di me
percorrendo sensazioni
che svariano spesso
in mezzo a binari
fermi ad aspettare un treno
passato da qualche anno
con i miei sogni nel cassetto
le barchette di carta
le mie liberta' spesso perse
in mezzo alla confusione di tanti ricordi
chiusi in un barattolo di vetro
che scivolano felici
su finte lastre di ghiaccio
messe a caso da un vecchio pittore
che non riconosce i colori
incantato oramai dal suono della vita
che gli e' rimasta dentro
quando ha visto la sua donna
fredda
acerba creatura
che cambia umore appena la guardi
e ti sorride uccidendoti il respiro
mentre cambi la tua direzione
e ti ritrovi a seguire le stelle
vagando nei vicoli della tua anima
che ti porta sempre li'
nella bellezza di un fiore
nei suoi colori più belli
quando sboccia al mattino
mentre il tuo caffe ti riscalda i nervi
ti prende in braccio
e ti invita a volare.

L'AMORE E' VERO O FALSO? di Asianne Merisi




La mente ha le sue ragioni, ma il cuore ha sempre una scelta in più
Ho nient’altro che istanti di te
sei la mia carne e il sangue che scorre
Ci sono istanti, tra un pensiero e un altro,
tra un battito del cuore e quello successivo,
un breve, piccolissimo, impercettibile istante
in cui la tua presenza è un’esplosione che fa chiudere gli occhi e fa fermare il tempo.
Sono così folle che non ho paura
Il coraggio è la sola unica magia
L’attesa trasforma gli istanti
L’amore brucia il tempo e l’emozione ti colpisce improvvisa e violenta
fammi diventare parte del tuo corpo
L’amore è un concetto complesso.
Non è né cielo né inferno, eppure li contiene entrambi
Voglio che tu mi guardi perché attraverso i tuoi occhi io esisto.
Voglio soltanto i tuoi occhi per me,
è quasi chiedere niente, è come chiedere tutto.
È tutto negli occhi di chi guarda e tutto ha un senso nel cuore di chi ama
Restiamo ancora un po’ per credere che è vero o fingere che è falso
ma che infine l’amore è
..oltre

mercoledì 19 febbraio 2014

LINEE di Andrea Rossi




Le tue linee addosso
da riprendere
con cura sublime
come le tue forme
imperfette
da guardare
stregato
mente ti muovi sinuosa
tra le mie curiosità
saperti mia
tra i miei pensieri più folli
da piegare
le mie impercettibili illusioni
di quello che sai regalare
ai miei occhi
brucianti di desiderio
da sentire
con audacia trasgressione
del tuo essere donna
caparbia bellezza
misteriosa per il mondo
che ti vuole piegata
obbediente alla vita
da prendere
ai bordi di un castello
come una regina incantata
di un sogno mai domo
un desiderio svanito
da amare
prima dell alba
ad occhi aperti.

LE CALDE LUCI DELLA NOTTE di Marco Belsette






T’accarezzano
le calde luci della notte,
rischiarano indecifrabili angoli di parole
che mi sussurri mordendoti il labbro,
ti fai buia, quasi timida
allontanandoti nella parte d’ombra,
ma non riesci a celare i pensieri
nemmeno le tue voglie.
Io li vedo quei lampi nel tuo sguardo
quei bagliori
che mi penetrano gli occhi,
strabiliano i tuoi sensi travolti
dalla furia dei miei baci e dai cerchi concentrici
che la lingua disegna su tutto il tuo corpo.
Ammiccano le tue cosce socchiuse
mi stordisce
quel vedo e non vedo,
gli ovattati profumi di te infiammano
ogni mio confine e sull’arenile del cuore
s’infrangono con forza
le possenti onde del mio sangue.
Mi perdo sull’umido selciato
quando infine cedi
e s’apre dinanzi a me il tuo varco,
l’estasi nello sguardo penetro nel roseto
mentre ancora ci accarezzano
le calde luci della notte.

martedì 18 febbraio 2014

LO CHIAMAVANO COW BOY di Giuseppe Balsamo



 
 
 
Lo chiamavano cow boy, per quella bandana al collo, i bracciali in cuoio ed i texani ai piedi. Gli spacciatori e le puttane, ormai lo chiamavano così. Quando scendeva nei vicoli stretti, i fischi si diffondevano e non era più aria. Niente più affari, meglio rintanarsi in qualche bar ed aspettare un momento migliore, chi cazzo vuol finire in galera. Così gli zombie, tante anime in pena, vagavano inutilmente a caccia della loro busta, alla spasmodica ricerca di qualcosa in grado di bloccare il tremore alle mani, i crampi allo stomaco, i sudore freddi.
Un giorno su quella scaletta, tra il piscio e il vomito, alla luce tiepida e fredda di un piccolo lampione, in quella stradina che portava il nome di un amore perfetto, cow boy fu trafitto da una freccia.
Bastò che il narcam facesse effetto, lei apri gli occhi, verdi come lo smeraldo, luminosi come l'argento, lo colpi al cuore.


RIFLESSIONI NOTTURNE di Fiona Miller




Ci son giorni nei quali...
vorresti poter accorciare le distanze che ti legano a qualcuno
anche solo per qualche istante 
Il tempo di un bacio...di un abbraccio
Frammenti d'anima, che sono in te...


VIVI di Andrea Rossi




Piccole cose
ci fanno inseguire il vento
sentirci vivi
tra le conchiglie in riva al mare
mentre aspettiamo l onda
che ci trascini con forza
nel vortice di un emozione
che cerchiamo aggrappati
tra i fari accesi di questo giorno..
basta una parola
un profumo in lontananza
mentre riordini i pensieri in qualche cassetto
sempre aperto per le grandi occasioni
e inizi a volare
lasciando i disegni colorati a metà
asciughi la moto e riprendi la via
disegni i tuoi baffi
diventi felice
consumi le scarpe per sentirti vivo
respiri la gioia e i battiti persi
del mondo che ami
dei suoi colori
fermi pensieri che porti con te
quando da piccolo imparavi a sudare
mentre vincevi le sfide migliori
un bacio di notte in mezzo alle stelle
e sei giorni a pensare al sorriso trovato
al brivido dentro che non passa mai
a quelle parole rubate alla luna
sospesa a guardare di striscio le cose migliori
il coraggio che porto sempre con me
nelle tasche
nella voglia di diventare grande
di riconoscere l onda
di trovare un giorno
i tuoi occhi.

TU FARAI SCEMPIO DI ME. di Alice Stregatta




Percorrerò con la lingua ogni centimetro del tuo corpo, ogni ansa, ogni curva, ogni anfratto.
Sentirò pelle, muscoli e ossa. Impararerò a memoria le tue coordinate , guidata dai nei, salirò verso i capezzoli. Succhierò il pomo d'adamo. Su, verso i lobi delle orecchie, poi, di nuovo, giù.
Scenderò lungo il tuo ventre, precipitando nell'ombelico.
Lambirò i tatuaggi,ridisegnandoli e facendoli brillare di saliva.
Scriverò per Te parole d'amore mai inventate. Scie di passione. Ti conoscerò attraverso tutti i sensi, gustandoti, respirandoti, guardandoti, toccandoti...
Verrò infine rapita dal tuo cazzo, conoscerò l'estasi di accoglierlo,godrò al ritmo del suo pulsare nella mia bocca.
Sentirò attraverso esso il battito del tuo cuore, mi beerò del suono del tuo respiro.
Dei rantoli di desiderio, dei grugniti di piacere...
Ti berrò fino all'ultima goccia.
Il tuo sperma inonderà la mia bocca, mi scivolerà lungo la gola. Mi riscalderà dall'interno.
Tu mi entrerai in circolo, Tu...
Tu farai parte di me.

Mio... (tema: Spiare dal buco della serratura) di Alice Stregatta




Riguardavo le foto di un gruppo ormai abbandonato a se stesso...
Un po' come spiare dal buco della serratura la mia vecchia me. Quella che ero e non sono più. Il "nostro" gruppo.
Quello in cui ci siamo incontrati.
Le mie prime parole furono "come si smacchia un'anima?"
E da lì... Beh, da lì sei esistito solo Tu, mio Amore, mio Adorato, mio tormento. Le emozioni che ho provato, e continuo a provare, sono così vere, intense, che definirlo virtuale, beh... Le sminuirebbe!
Nulla conta se non Tu.
Oggi mi è salita una malinconia... Una di quelle che ti rapiscono dalla realtà e ti immergono in una marea di Se...
Tutti i se che vorrei si tramutassero in Si. Si, è te che voglio.
A dispetto di tutto.
E invece è il tutto che fa i dispetti a me. A noi, che non saremo mai altro che Tu ed io.
Mio Amore, mio Adorato, mio tormento.
Mia gioia segreta.
Mio tutto.
Mio niente.

INCOLUMI PENSIERI di Sereno Notturno




Stasera non ho sonno di solitudine, ma considerazione della sostanza, non desidero cose che pesino più del mio stomaco, ma ragionino meglio del mio stesso modo di pensare.
Desidero una sera, che mi lasci riposare del giorno, senza remare in salsedine di odori gonfi, ma zuccherare dai passaggi della mente.

C'ERA UNA VOLTA UN BAMBINO di Giuseppe Balsamo




C’era una volta un bambino che per giocare a pallone, nel piccolo cortile, si preparava come fosse la finale del campionato mondiale. C’era una volta un bambino che quando nevicava, voleva assaggiarla e tornava a casa inzuppato. C’era una volta un ragazzino che la prima volta che guidò, lo fece con un cinquecento abbandonato per strada. C’era una volta un ragazzino di periferia che pensava che diventare uomo significasse sentire il sapore del sangue in bocca e menare le mani in giro, non si tirava mai indietro. C’è un uomo molto diverso, non dimentica nulla di ciò che è stato.

REGALO D'AMORE di Luigi Violano




Posso darti la pelle,
scriverti frasi di stelle cadenti
per avverare tutti i desideri
del tuo dolce cuore.

C'ERA UNA VOLTA di Larissa Ragdoll




C'era una volta una bambina che amava tutto e tutti, persone,animali, piante, persino minerali, ma non sè stessa. Si odiava cordialmente, non le piaceva niente, nè il corpo sgraziato nè la mente. Dentro di lei quotidianamente si svolgeva una battaglia fra desiderio e vergogna ed alla fine imparò a nascondersi. Alle feste si vestiva in tinta con la tappezzeria della casa delle amiche, poi piano piano si appoggiava alla parete e spariva. In genere chiudeva gli occhi per non vedere il ragazzo che le piaceva baciare un'altra.
A scuola si appiattiva sul banchino e ridusse al minimo le interazioni, c'era sempre il dubbio se fosse presente o assente. Al cinema però andava, poteva approfittare del buio per rilassarsi, quando si accendeva la luce scompariva nella poltroncina.
In città scivolava sempre costo muro e ormai gli specchi avevano smesso di riflettere la sua immagine. Così passava la sua vita. Ma un giorno mentre si nascondeva fra i rami piangenti di un salice piangente trovò Lui. La colpì il suo sguardo, acuto penetrante eppure divertito, un mezzo sorriso sulla bocca. Cominciarono a parlare parlare parlare silenziosamente, amore di sussurri e labbra che si sfiorano.
Piano piano i loro corpi diventarono più visibili, presero colore ma a loro non importava più di nascondersi.
Come finisce la storia?
Beh..in realtà dura ancora basta guardare fra i rami di un salice piangente

Tratto da "LA FURIA NELLA MEMORIA" di Marco Belsette




Raggiungo la stanza di Domenico, Sonia gli sta somministrando le gocce negli occhi. Due grosse sfere che ruotano ora a destra e ora a sinistra, su e giù, poi scrutano me appena entro. Occhi privi di palpebre, occhi ancor più facili da leggere, pieni di odio e terrore. Mi avvicino al tavolo e, azionando il meccanismo, lo colloco in posizione eretta.
«Buongiorno Domenico, ora ti toglierò il bavaglio; in questo sei privilegiato, con gli altri non l’ho fatto!»
Sonia mi guarda incredula, si sistema la mascherina: come supponevo ha paura che Domenico possa dire di averla riconosciuta. Mi avvicino e, con un gesto veloce, sciolgo la cinghia che lo costringe al silenzio.
«Bastardo figlio di puttana! Ma chi cazzo sei! Cosa vuoi da me?? E tu brutta troia non mi toccare!»
«Quante brutte parole, non sprecare il tuo fiato sputando veleno vecchio, cerca piuttosto di ascoltarmi bene.»
Vedo Sonia uscire dalla penombra alle spalle di Domenico, il tempo di mettere ancora qualche goccia nei suoi occhi e poi sparire di nuovo.
«Voglio farti una domanda, e pensa bene alla risposta. Voglio sapere: a cosa tieni più che a tutto? Qual è la cosa più importante della tua vita?»
«E a te che ti frega? Cosa ci faccio qui maledetto bastardo? Che posto è questo? Slegami e ti faccio vedere!»
«Smettila di urlare altrimenti giuro che ti imbavaglio di nuovo. Rispondi alla mia domanda!»
Gli urlo ad un centimetro dalla faccia. Di colpo l’anziano si calma, il suo viso scavato e segnato profondamente dal tempo, che un momento prima aveva assunto sembianze diaboliche, ora appare dolce e timoroso. La sua voce placata e tremante risuona nella stanza.
«Chiunque tu sia, ti scongiuro, abbi pietà. Ho settantacinque anni, il cuore malconcio e non solo, che male potrei farti? Non ti ho mai visto in viso, nè te, nè la donna alle mie spalle. Non avete nulla da temere, lasciatemi andare.»
«Ti ho fatto una domanda: qual è la cosa a cui tieni di più?»
«Cosa vuoi che ti dica, potrei risponderti che è la mia vita, ma non penso che mi crederesti. Non alla mia età. Ho un nipotino di sette anni, l’unico. E’ lui la mia vita. Non tengo ad altro!»
La sagoma di Sonia appare più o meno ogni tre minuti per detergere gli occhi di Domenico che ormai non si agita neanche più, consapevole dell’inutilità dei suoi gesti.
«Bene, sei stato sincero. Vedi, lo sapevo già, ed ora guarda.»
Il mobiletto di fronte a lui con il televisore e un lettore DVD è coperto da un panno nero; lo afferro e con un movimento veloce lo tiro via. Un semplice click e partono le immagini; la prima cosa che appare sullo schermo è una parete bianca. Poi l’inquadratura cambia, un letto a due piazze, lenzuola blu e la sagoma di un corpicino. Un bambino che sta dormendo. Di colpo il diavolo si impossessa di nuovo del vecchio!
«Maledetto bastardo!!!! Cosa gli hai fatto??? Io t’ammazzo!!! Lurido pezzo di merda!!! Lui no!!! Prenditela con me ma non con quell’anima innocente. Maledetto!!!»
«Quante anime innocenti hai profanato tu Domenico? Osserva bene, questo hanno patito!»
Persino la psicologa è sconvolta da quello che sta vedendo; fa un passo verso di me, le faccio cenno di fermarsi. Mi avvicino a Domenico e lo imbavaglio di nuovo, non smetterebbe di ingiuriare comunque. L’inquadratura cambia repentinamente: ora c’è un uomo di spalle, completamente nudo. Si china sul bambino e comincia ad accarezzargli la schiena. Il bambino si sveglia, si dibatte, urla, la lotta è impari, si arrende. Il vecchio si dimena sempre più, ogni grido del bambino è simile ad una pugnalata nel cuore, si irrigidisce e sbatte la testa con forza sul tavolo. Diventa persino impossibile per Sonia continuare a somministrargli le gocce, non reggerà ancora per molto. Prima ancora che l’atto osceno si compia la voce di Sonia riecheggia:
«M., il vecchio è andato. Arresto cardiaco. Togli quella porcheria dalla mia vista!!!»
Con un calcio violento mando in frantumi lo schermo mettendo fine allo spettacolo ripugnante al quale stavamo assistendo. Speravo durasse di più quel verme! Placata la mia rabbia volgo prima lo sguardo sul viso di Domenico, la cui espressione in punto di morte mi persuade di aver ottenuto comunque il risultato sperato. Poi guardo Sonia, è seduta con la testa tra le mani.
«Che cosa ho appena visto in quel filmato? Qualsiasi cosa ti abbia fatto quest’uomo non posso credere che tu sia arrivato a tanto!»
«Non era suo nipote, almeno non nelle scene finali, e l’uomo di spalle non ero certamente io, te ne sarai accorta!»
«Spiegati, ti prego, almeno questo me lo devi!»
«Con la tecnologia oggi puoi fare di tutto cara, e questo tipo di film li trovi su internet. Siti creati da pedofili. Vengono oscurati regolarmente e, altrettanto regolarmente, ne aprono altri quei pervertiti! In questa mia piccola messa in scena la cosa più difficile è stata prelevare il nipote di Domenico in piena notte; un leggero anestetico mi ha permesso di fare il tutto senza che si accorgesse di nulla. Mi è bastato ricreare in una camera di albergo la stessa scena di quella che hai visto nel filmino, e se hai notato, era abbastanza povera. Un letto, lenzuola blu, e parete bianca. Subito dopo ho filmato il bambino disteso in quel letto di schiena, inquadrando un attimo il suo viso per rendere il tutto più credibile.
Poi un semplice montaggio che si può fare facilmente su un computer ed il gioco è fatto! Ho riportato il bambino nella sua casa e quindi nel suo letto appena due ore dopo. A lui non avrei mai fatto del male.»
«Sei diabolico! Ma dimmi, lui era un pedofilo?»
«Dei peggiori! Vai a riposarti ora Sonia.»
«Va bene... non ti chiedo più niente. Grazie M.»
Solo, davanti al vecchio corpo privo di vita, prendo coscienza finalmente del vero scopo di tutto questo: la consapevolezza di non voler attendere il famigerato Giudizio
Universale!

VORREI MA NON POSSO di Alice Stregatta




Darò una mano di bianco per cancellare la mia lista dei vorrei.
Non erano neanche granchè ambiziosi, e forse proprio per questo non si sono concretizzati.
Se devi sognare, fallo in grande.
Se devi desiderare, ambisci all'impossibile.
Se devi volere, pretendi tutto.
Che, ad accontentarsi, c'è sempre tempo!

lunedì 17 febbraio 2014

SAPER SCEGLIERE di Sereno Notturno




Se ciò che spinge la tua vita è solo e pienamente allineato al piacere di un inconsapevole orgasmo dai ricordi fantastici, ma non sai come approfittare dei piaceri ini altre forme, puoi definire il tuo ruolo di perfetto egoista di te stesso.
Iniziando principalmente a capire ciò che bramosamente arde nel pensiero nascosto di chi ti si offre davanti, puoi avere la conoscenza di quel piacere dato dal puro orgasmo di due corpi consapevoli.

ANGELI E DEMONI di Fiona Miller




 A volte dimentichiamo di essere corpi con una scadenza ignota, ma pur sempre a scadenza...
 

domenica 16 febbraio 2014

DOLORE di Andrea Rossi




A volte il dolore non e' la tua strada
il percorso più corto
che ti avvicina all'amore
chiusa nella tua mente
la vita che rifiuti di ascoltare
e' un regalo senza prezzo
un fiore nato senza volerlo
dove tu non fai entrare la luce
cresciuto in fretta tra tanti arcobaleni
bagnati da un sole troppo distante
ferma a toccare le sensazioni
che ti portano fuori dal mondo
chiusa nella tua voglia di amare
quel pezzo di mondo che ti renda felice
di un profumo che ami toccare
un desiderio che vorresti sentire
dietro un miraggio di un amore
che porta i tuoi segni
solchi profondi di passione
che esce ogni volta che ami
urlato con forza
stretto nei pugni del tuo volere
piegata davanti alle mie voglie
del piacere che ami dividere..
Prenditi il tuo
ridammi il mio
lascia che flussi insieme con te
scorrendo come una linfa che ti dona un sorriso
e poi abbandona i tuoi sensi
riprendi i colori
ascolta la vita.

IN SILENZIO di Asianne Merisi Oltre



In silenzio ti inseguo 
Fingo di ignorarti,il segreto del corpo nelle tue vesti rinchiude
Io ero lì, sulla riva
paziente, ad spettare.
Mille tempeste
Sono quella parte di te
che t' offende che pretende e sente
dentro mete smarrite
tra ieri e il niente
Ti rubo la delizia del sorriso
Delirio nella notte
le tue mani di seta
sulla mia pelle d'avorio
Afferro la tua essenza
ricoprendomi
con un velo d'oblio
ritrovo le radici del mondo.
..oltre

ALTALENA di Franz Za



Nel piccolo parco sotto casa i giochi per noi bambini erano pochi e malandati.
Lo scivolo era stato il primo a cedere quando una listarella di legno si era staccata lasciando alcuni chiodi arrugginiti in bella vista.
Il cavalluccio e la rana con le molle invece reggevano bene nonostante dovessero sopportare anche quattro bambini alla volta.
Poi c'erano le due altalene, una per i più piccoli, di quelle con l'imbracatura, e l’altra per noi bambini più grandi. C'era sempre una fila lunghissima per salire e spesso si finiva a sputi e spintoni.
Io ero la sola a non accodarmi. Guardavo gli altri che si spingevano con le gambe sempre più in alto fino a toccare con le punte dei piedi le foglie del platano che ci faceva ombra.
Poi un giorno decisi di provarci. La mia amica del cuore aveva tanto insistito.
Non potevo sempre stare a guardare gli altri, spingerli, incitarli.
Dovevo provare anche io, dovevo riuscire a toccare quelle foglie.
Mi diede una spinta forte, per aiutarmi, e io allungai le gambe per aumentare lo slancio.
Ogni volta che le allungavo mi avvicinavo sempre un po' di più a quelle foglie. Era una sensazione bellissima. Il vento mi accarezzava la pelle e in un preciso punto tra terra e cielo un raggio di sole mi colpiva col suo calore. Dovevo farcela.
Ma improvvisamente sopraggiunse la nausea, una nausea fortissima, e poi il cuore cominciò a battere all'impazzata. Bastava poco, davvero poco e sarei riuscita. Ma decisi di fermarmi. Improvvisamente stavo male. Quella sensazione era troppo forte per me.
E' da allora che continuo a provarci. Un giorno arriverò anche io a toccare quelle foglie. Ne sono certa. L'importante è continuare a provarci....

sabato 15 febbraio 2014

OLTRE ME di Fiona Miller




Ho solo un paio d' occhi per guardar lontano anche se lontano è solo un'altra stanza.
Ho una mente per sognare e sogno a volte così forte da sanguinare.
Ho un cuore capace di amare, ma sicuramente incapace di amarsi.
Ho poco da dare ma lo dò con dignità.
Conosco persone che guardano il cielo e lì si fermano.
Io invece vedo sempre oltre...

LETTERA DI SAN VALENTINO di Alice Stregatta




Per San Valentino ti ho regalato
un'intera giornata di silenzio.
Violentandomi.
Perchè a nessuno ho voglia di scrivere come a Te.
Te che leggi.
Te che gradisci.
Te che ogni tanto rispondi.
In quei momenti che dedico a raccontarmi,
mi spoglio. Per Te.
Ti faccio l'amore con le parole.
Ti accarezzo col pensiero.
Ti abbraccio immaginandomi accanto a Te.
Oggi ti ho regalato la mia assenza, Amore mio.
Che tu l'abbia notata o no, non importa...
È bastato la notassi io.
Per San Valentino, per ogni giorno passato, per ogni giorno a venire.
Goditi il mio silenzio...

COMPLICI di Andrea Rossi




C era una strana complicita'
dietro i tuoi occhiali
mentre ti lasciavi respirare
seduta di fronte a me
a bere una conversazione
qualcosa che stordiva i miei pensieri
parole dette cosi a caso
per illuderci di parlarci
ammettere di essere gia' oltre la notte
a nascondere le emozioni
che porti nei tuoi capelli
mentre lasci cadere i vestiti
e mi regali la tua ombra
accecante bagliore di un respiro
che stenta a riprendersi la sua strada
tra i polmoni e il paradiso
ghiacciato bicchiere stretto tra le mani
mentre il mondo gira dalla parte mia
mi riporta la vita
mescolata con ghiaccio
rum e follia
intreccio bellissimo per una follia
da sorseggiare e capovolgere con cura
ubriaco di tanta bellezza
che mi entra dentro
solo guardando i tuoi occhi
belli da rimanerci secco
senza parole
segnali di fumo di una donna
che ti entra dentro come un ascensore
che si ferma senza energia
nel mezzo dei tuoi sogni
li frantuma in un secondo
il tempo di ripartire
di darti una scossa
e svegliarti tra le sue gambe
che profumano di frutti di bosco
imbarazzo e caffe'
di quel pensiero che ti rimane appeso
ti lega fino a domani
quando sentirai di nuovo i suoi occhi.

CARNE VIVA di Allie Walker




Sento la tua nostalgia.
E’ un tormento sciocco e dolorante
che non può durare, non deve.
Ascolta, invece, la passione che esplode
e attraversa gli strati della tua esistenza.
Salto nella tua carne, nei tuoi sogni
e dimoro in te aspettandoti
dietro le tue mille porte.
Ti raggiungo,
a dispetto delle leggi che ti imponi.
Ti raggiungo,
attraverso le storie che canto,
quelle che ascolti e avverti ogni giorno.
Ti raggiungo,
nelle passioni e nelle tempeste,
ti raggiungo nella carne
che strappo per assaggiare il tuo sangue.
Sei carne viva,
sei carne tremula,
sei carne debole.
E tatuo le mie ossa e il mio odore
sulla tua carne viva,
le miscelo alle tue ansie e ai tuoi dubbi,
una tavolozza di trame esistenziali
che spalmo sulla tua vita.
Una strana pittura
che ti inchioda a un muro,
a un sogno, a me, alla vita.
E sei carne viva.
E sono carne viva
che vaga negli echi dell’anima tua.
E sono voce alla deriva nel tuo buio,
fremente e lacerato di amore,
spericolato sentimento in un mondo vuoto
che considera l’amore un’eresia.

CERCO TE di Allie Walker




Rumoreggia, palpitando, il desiderio
-in cerca di te-
in corsa attraverso i fluidi delle arterie
mi spinge ad assaggiare
lo sfarzo della tua tempesta.
Sorridenti segreti spazzano via le nuvole
e nei portali intrecciati dei miei pensieri
si staglia l’immagine di te
a sostituire fantasie.
Perle di sudore tremolanti
scivolano sul corpo
e attraversano il fuoco della pelle
evaporano lente nell’intangibilità
di un infinito bisogno.
La lingua esplora
e assapora quel salato nettare
che non è più illusione
di un pensiero malato,
ma il riflesso convergente
della tua eccitazione.
Ho bisogno di ritrovarti,
non nella finzione
della mia mente spericolata,
ma qui, ora,
nella radice embrionale della tua anima
dove la febbre balla selvaggiamente
-alla mia portata-
e la bocca finalmente gode
della tua marmorea carne
che soffoca la gola e le parole.

PERDERSI di Fiona Miller




Non sapere dove andare,
ma andarci con dignità, con stile, con conoscenza, con irriverenza.
Sempre innamorati, sempre con qualche cosa da voler capire, da voler guardare,
da voler ascoltare.
Noi che abbiamo bisogno di tutto quello che nessuno é disposto a concedere.
Noi che non abbiamo nulla.
Cuori pieni che vorremmo donare. Cuori "vuoti" che vorremmo riempire.
Come é strano il nostro tempo...

DISEGNARTI di Andrea Rossi




Vorrei disegnarti la vita
come la immagino io
senza sbavare i contorni del tuo sorriso
o sorvolare il tuo viso
che mi rende prigioniero
della tua bellezza
come un fiume che si riposa
dopo un giorno di maestrale
in un disegno in bianco e nero
dove tutte le emozioni hanno posto
come la voglia di sentirci felici
ai piedi di una grande quercia
che non so disegnare
ma che e' nata insieme a noi
o di un cielo sempre terso
in cui specchiarsi mentre guardiamo in alto
sognando di andare sopra le nuvole
a riprenderci i vestiti
lasciati li per caso
mentre provavamo a volare
fuori da questa quotidiana follia
che ci rende animati
colorati pensieri che viaggiano con noi
in cerca di un nido dove passare la notte
o il resto della vita
a guardare il sole che sorge piano
come un incanto di suoni
apparentemente tutti senza direzione
in questa serata in cui sono solo
a contare quello che mi e' rimasto dentro
a parlare con la mia tastiera
stasera misteriosa
passionale
come l adrenalina che ho addosso
mentre ti disegno
senza dimenticare nulla
di quello che ho provato
mentre ti baciavo.

TI HO SOGNATO di Alice Stregatta




Ti ho sognato, mia meraviglia, mio amore, mio pensiero.
Ti ho sognato. Parlante, affettuoso, presente.
Ti ho sognato, a bordo di una barca sulla laguna.
Ti ho sognato inghiottito dai flutti, dopo il primo e ultimo bacio.
Ti ho sognato, tragico abbandono.
Ti ho sognato.

INASPETTATO di Allie Walker




Dipingo acquerelli con la mente
e danzo tra fotogrammi e dubbi
della mia anima ammaccata.
Sulle mie labbra, grondanti miele,
lo stupore narcotizzante
di una folle e insolita verità.
Sei lì che bevi e rubi le mie illusioni
leccando quel filo fluido
del mio vivere imperfetto.
E io allucinata e fradicia
fisso il male dentro le ombre
mentre la carne freme e pulsa,
smania e ribolle
e palpita sulla tua lingua
che non è più utopia,
ma morbida e lesta esploratrice
di un orgasmo che urla: ancora.

venerdì 14 febbraio 2014

DOVE I GATTI VANNO A MORIRE di Marco Belsette



Come una sfinge osservo scene d'esistenza 
che paiono sempre uguali,
m'isolo, sbadiglio e m'avviluppo pigro.
Volgo lo sguardo annoiato
sui bei giochi di luce tra le foglie
e sui gomitoli colorati oramai disfatti
di gioiose emozioni trascorse
-ora giacciono in angoli bui-
vibrisse logore da ripetute e umide carezze
-solo mie-
sputo palle di pelo miste a rabbia
e nuda disperazione,
sono stanco di udire parole che graffiano
più dei miei artigli,
ed è così stanca la mente... e con- fusa…
alla speranza ho regalato oramai più di una vita,
ne avevo sette, dicono, e sono rimasto senza.
Con passo felpato
vorrei recarmi in quel luogo segreto,
nel luogo che nessuno sa, da solo,
fiero e indifferente,
vorrei andare lì dove i gatti vanno a morire.