venerdì 25 gennaio 2013

Nuotare nella presa di coscienza di Sharon Lake


Oggi. Non ieri, oggi. Ho guardato dentro quel mare, lo spazio che esiste fra te e me, dove la carta si bagna e si scioglie. Mi sono immersa insieme alle parole, disperse galleggiavano come salva genti. Un’ancora dove rimanere a galla. Non servono più, almeno alcune, oramai è tutto sotto pelle, sino al cuore. Mi hai raggiunta, mi sono fermata. Ho sollevato le palpebre dalle parole, hanno sbriciolato le mie paure. C’eri tu. Sorrido. Non sai come mi ami? Spiegamelo stanotte, mentre toglierai gli ultimi brandelli di tessuto dalla mia pelle. Inizia dal solito spazio, quello fra spalla e collo. 

S.L.

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