martedì 12 agosto 2014

Il rosario del piacere di Elisabetta Pietrangeli



"Vieni piccola, ho una sorpresa per te...".
Il tono della sua voce era vibrante di desiderio, era molto eccitato e lo sentivo anche dal suo respiro corto e quell'invito apriva nella mia mente immagini perverse e torbide, conoscendo il mio uomo, conoscendo me, la nostra passione, il nostro modo di prenderci senza misure e confini.
"Una sorpresa, sai che adoro le sorprese".
"Chiudi gli occhi..".
Chiusi gli occhi in attesa di un suo tocco, mentre il mio cuore impazzito scalpitava nel mio petto come un cavallo fuori controllo, la mia pelle era divenuta sensibile e il mio ventre si contorceva di un piacere che ancora doveva assaporare. Mi legò i polsi dietro la schiena con un filo di perle e istintivamente aprii gli occhi per guardarmi.
"Eh no! Non ti ho detto che potevi aprire gli occhi, sei impertinente, come sempre, mia dolce monella!"
"Sai che adoro le perle..".
"Certo che lo so..." mi disse mordendomi il lobo dell'orecchio. Il suo respiro caldo mi incendiò e mi girai per divorargli la bocca.
"Ingorda, sei sempre ingorda....in ginocchio, ORA!"
Ubbidii al suo comando, e mi inginocchiai fradicia dei miei umori sino alle cosce.
" Vai a faccia in giù e tieni ben esposto il tuo sedere, divaricando bene le gambe".
Non dissi nulla e poggiai una guancia a terra, mentre la mia natura pulsava vogliosa.
Lo vidi prendere un secondo filo di perle che cui giocò distrattamente per qualche minuto mentre fissava attento il mio corpo completamente esposto a lui. Con un gesto lento e preciso mi penetrò con le dita in entrambi i miei pertugi, strappandomi un piccolo lamento strozzato. Ormai persa sotto le sue abili mani cominciai a muovere il bacino chiedendo di più, implorandolo con i miei gemiti.
"Calma..." mi disse sorridendo e godendo della mia solita impazienza. Sfilò lentamente la mano portandosi dietro una scia dei miei umori e lentamente, con infinita maestria infilò la prima perla del mio sedere, poi un'altra. Prende l'altra estremità e infila le prime perle tra i miei petali bagnati...e continua così a riempirmi di quelle piccole e deliziose perle, davanti e dietro, fino a sentirmi piena.
" Sei adorabile lo sai? Sei pronta?"
"A cosa?"...
Sorride il mio bastardo e senza dirmi nulla afferra l'unica perla rimasta fuori, a congiunzione dei miei fori e la tira...
Tutte le perle escono fuori, una dietro l'altra, stimolando la mia carne già sensibile e in un attimo il mio corpo cede, viene, gode, spossato da onde che invadono le viscere, contraggono il mio ventre e rimbombano nella mia testa. Urlo quasi con disperazione sotto lo sguardo orgoglioso del mio uomo.
"Brava...possiamo continuare vero?"

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