domenica 23 novembre 2014

ONDATE ORGASMICHE di Alice Stregatta



Parlare con lui le piaceva, ma bastava una parola, un suo sguardo, il ghigno malizioso che immaginava gli si dipingesse sul volto per infiammarla di desiderio.
Si erano salutati da un po', lei aveva cercato di distrarsi, di dormire, di non pensare a lui... Ma al risveglio si ripresentò la stessa voglia che l'aveva accompagnata tra le braccia di Morfeo.
Si spogliò, si immerse ancora più a fondo sotto il piumone e immaginò le sue mani, la sua bocca... Il suo modo di farsi strada con la lingua, dalla bocca, al seno, all'ombelico... Giù fino alle cosce. Le avrebbe scostate con decisione per tuffarsi a leccarla, mordicchiandole il clitoride, con due dita a penetrarla...
Quando fosse stata al limite del godimento, si sarebbe ritratto e sarebbe risalito a baciarla... A lungo, per un tempo infinito.
Lei avrebbe inarcato il bacino in cerca di un contatto deciso e profondo col suo cazzo... Scopami...
Ti prego... Scopami...
Era come se stesse accadendo, era come averlo lì, mentre si accarezzava e ansimava godendo...
Diventò tutto buio, si abbandonò all'ondata che la travolse, mormorò il suo nome... Melodia di gemiti e consonanti... Continuò ad accarezzarsi dolcemente, cullata dal loro orgasmo, cercando di prolungare lo spasmo, trasformandolo in piccoli sussulti...
Sorrise, soddisfatta... Aveva voglia di dirglielo: ho goduto di te.
Annusò il proprio piacere, leccando e succhiandosi le dita...
Gustosa, solitaria lussuria...
Prese il telefono... E glielo scrisse.


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