sabato 11 ottobre 2014

La fine non ha principio di Alice Stregatta



Sono mesi che è finita. Mesi che non so come stai: mi piace credere di augurarti il peggio. Ma non è così, lo sappiamo entrambi.
Stanotte, finalmente, le nostre anime si sono trovate, parlate, sfiorate.
Perché, benchè tu sia fuori dalla mia vita, dalla mia testa, dal mio cuore, stomaco e organi tutti, tu sei dentro di me come allora. Come ieri, come sempre.
Ci siamo parlati, dicevo. Ci siamo spiegati.
O meglio, tu hai spiegato ragioni che non comprendo, io ho pronunciato frasi che non recepisci.
Più estranei di sempre, stranieri come non mai.
Non ricordo cosa, non ricordo come, non ricordo quando... So solo che abbiamo trascorso la notte insieme, lì dove tutto è possibile. Lì dove il passato non conta, dove il futuro non esiste e il presente è un attimo che ingloba tutto: l'accaduto e l'avvenire.
Un tempo circolare che protegge ciò che è, a prescindere. Che accoglie chi non ha saputo trovarsi amarsi tenersi. Che ci farà incontrare, ancora, e ancora, e ancora, in ogni vita, finché tu smetterai di essere... Il coglione che sei.

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