sabato 30 novembre 2013

SOGNANDO BUKOWSKI di Andrea Lagrein




Notte fonda, solo nel letto di casa, mente offuscata dal vino, impregnato dal profumo di amori a pagamento, libero fra le spirali dell'ennesima sigaretta che brucia fra le mie dita. E un foglio bianco in cui tratteggiare i miei indefiniti contorni. Brindo alla sconosciuta che si è concessa per pochi denari. Non ne ricordo il nome e il suo viso già s'è perso fra le nebbie dei miei pensieri. Brindo alla sua fica che s'è dischiusa alla mia tristezza e alla mia solitudine, nella quale io, novello Giuda, povero traditore, per trenta danari sono morto e risorto. Brindo alla vulva della mia ex moglie che indifferente lascia la mia mente intorpidita. Brindo a tutte le puttane del mondo che, senza enfasi, si danno a noi squallidi personaggi senza spessore e senza forza. Brindo a te, sorda e impassibile ai miei slanci. Brindo ai tuoi fianchi, alle tue tette, al tuo culo, alle tue cosce, alle tue forme così perfette da ottenebrarmi la mente. Brindo a te, a te che non sarai mai mia, a te che tanto avrei voluto fossi mia. Brindo a tutti i ladri, assassini e lestofanti, al coraggio e alla disperazione che li sospingono e li sostengono. Brindo ai politici, che invece non hanno bisogno di coraggio e disperazione, ma solo di una faccia come il culo. Brindo ai comici, agli attori e ai musicisti, agli operai, ai facchini e ai dottori, poiché almeno loro, in parte, sono onesti. E infine brindo a me stesso, che sono tutto e sono niente. A me dunque l'ennesimo bicchiere. E che la notte mi rapisca definitivamente!

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