martedì 5 novembre 2013

UN LAVORO E' UN LAVORO. di Alice Stregatta




"Ho bisogno di un lavoro", pensavo, scorrendo la home page di un portale dedicato..."Ho urgentemente bisogno di un lavoro."
Contabili, ragionieri, laureati con esperienza, multilingue, multitasking.
"Multicazzi, non so far niente! Neanche usare un foglio di Word..."
Poi, finalmente, un annuncio interessante.
"Nessuna esperienza richiesta, si assicura continuità, inviare curriculum e foto."
E la paga sarebbe ottima...
Click click-in che cartella sarà-click...invio. La risposta arrivò nel pomeriggio...Il colloquio conoscitivo, pagato (pagato!!!) era per il giorno successivo.
Un pizzico di ansia mi pervase.
"Ho bisogno di soldi. Punto."
La mattina seguente mi preparai con cura e dopo un'oretta di viaggio ("detesto i mezzi pubblici...") suonai timidamente al campanello.
Mi aprì un bell'uomo sulla quarantina e mi fece strada in salotto.
"Bello,bello bello... Ha gusto per l'arredamento."
Signora, passiamo al tu, Alice... ti mostrerei in cosa consisterebbe il tuo compito se per te va bene.
Deglutii a fatica... Si... si...
Mi indicò la direzione con la mano, accompagnando il gesto con un sorriso intrigante. Notai una bellissima poltrona Frau ricoperta da un morbido plaid.
Mi accomodai sulla poltrona, lui si inginocchiò ai miei piedi e tirò a sè un tavolino che non avevo notato.
"Rilassati, Alice, ti assicuro che sarà piacevole, per entrambi..."
Mi sfilò gli slip. Chiusi gli occhi e mi abbandonai... il culo a filo del bordo, la schiena sostenuta da un cuscino, e lui tra le mie cosce.
Sentii dei rumori... sorrisi nervosamente. -Dlin gluglu ciaff-
Lentamente iniziò a spennellarmi la figa, ebbi un brivido per il contatto con la crema che diventava schiumosa benchè l'acqua fosse tiepida.
Poi... poi il brivido per la lama del rasoio. Sussultai.
"Ferma Alice, non vorrei ferirti questo delizioso clitoride", mi disse accarezzandolo con un dito.
Poi, con movimenti delicati e precisi, mi depilò completamente.
Ogni volta che il rasoio da barbiere si posava sulla mia figa, sfiorando ora il monte di venere, ora le grandi labbra, sentivo crescere l'eccitazione e sapevo che lui... lui poteva vederla!
Il rasoio tintinnò nella ciotola metallica. Aveva finito.
Tolse i residui con una salvietta di cotone e prese a massaggiarmi con un unguento profumato.
Sbirciai la sua espressione estatica, lui, in ginocchio, sorridente, adorante. Soddisfatto del suo operato.
I nostri sguardi si incrociarono, mi pose una domanda silenziosa... Annuii .
E i suoi gesti si fecero più decisi, le sue dita più invadenti.
Gli sorrisi... e mi godetti le sue mani esperte, poi la sua lingua... Era un mago, con entrambe.
Iniziai ad ansimare, inarcai la schiena, ed ebbi un meraviglioso orgasmo con lo sconosciuto più estraneo di sempre.
Mi ricomposi.
Lui tornò serio e mi disse:
"Sei assunta Alice. La prossima volta puoi venire direttamente senza slip. Questi li tengo io,intanto."
Li infilò in tasca ed estrasse una busta...
"Ah, d'ora in avanti ti pagherò con bonifico. Non mi piace allungare i soldi dopo la prestazione. Non sei una puttana. Sei il mio passatempo."
Non sono una puttana.
Ho solo trovato il lavoro perfetto per Me!

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