giovedì 18 luglio 2013

DELIRIO DI UN UBRIACONE (acquerelli di vita reale) di Andrea Lagrein



Era sbronzo marcio. Ed era solo primo pomeriggio! Seduto sul letto, non si contavano nemmeno più le lattine di birra gettate sul pavimento. Resti umani in attesa della fine. Eppure un tempo era un uomo brillante. Scriveva poesie, era innamorato. Ora invece era un relitto che si trascinava stancamente fino a sera. Un matrimonio fallito alle spalle, una vita sfuggita di mano e tanta, tanta solitudine. Aveva perso il lavoro. "Spiacenti, c'è la crisi, sa com'è!". Fanculo no, non sapeva com'era. Sapeva solo che adesso non aveva più soldi. E a breve lo avrebbero sbattuto fuori a calci in culo anche da quello schifo di appartamento in affitto. Bilocale di periferia, vecchio rudere buono solo per clandestini e scarafaggi. Di quelli ce ne erano molti. Di scarafaggi, intendo! Loro sarebbero rimasti, altro che sfratto. Lui, fuori a calci in culo. Era meno di uno scarafaggio. Bevve un altro lungo sorso. Scoppio' a ridere. Risata isterica. Poi scoppiò a piangere. Pianto disperato. Alla fine prese la lattina e la lancio' contro il muro. Lancio rabbioso. Schizzi di birra sullo specchio. Strabuzzo' gli occhi. Cristo santo, non è possibile. Si volto' a guardare il letto. Nulla. Tornò a fissare lo specchio. Si stropiccio' le palpebre. Eppure era così. C'era lei, li' dentro. Il suo corpo nudo, ardente, che fino a poche ore prima stringeva fra le braccia. Com'è cazzo e' possibile? Prese un'altra lattina, l'apri' e bevve avidamente. Tornò a fissare lo specchio. Lei era ancora li'. Il suo culo meraviglioso, le sue tette perfette, la sua fica rosea e odorosa, la sua voglia irrefrenabile. Lo guardava dallo specchio, silenzioso monito al ricordo. E chi mai ti avrebbe dimenticato, bella mia? Leccartela tutta quanta e farmi scopare in modo così selvaggio e' un ricordo che mi sarei portato fino alla tomba! Sorrise. Tanto ci manca poco! Sorrise amaramente. E si scolò il resto della birra. Al diavolo tutti quanti. Per una fica avrebbe dato anche l'anima. Ed il resto, beh, il resto erano solo lattine di birra vuote gettate sul pavimento!

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