giovedì 11 luglio 2013

MIA di Brivido di Luce

 
 
 
 
Prima di ascoltare il mio piacere…. la Mia Donna passa piano le sue labbra sulle parole per sentirne i confini e assorbire quel inconfondibile calore che le rende inchiostro sul silenzio della lingua. Lascia che penetrino lentamente dentro. Fino in fondo al palato, prima di ingoiarne il senso sottile e gustarne quel sapore caldo e speziato che solo chi scrive e chi legge le righe dell’anima sa riconoscere tra le gambe dei pensieri. Solo allora si ferma all’improvviso trattenendo in bocca quel umido respiro letterario appena sfumato dalla saliva e si riconosce finalmente oscena per sua natura più di una puttana senza volerne né poterne fare a meno… irrimediabilmente carnale… schiava devota e padrona intransigente in quel possesso a tratti prepotente che trasmettono le parole quando sono altro … quando scivolano come membri turgidi conficcati con dolce violenza… indecenti alfabeti di maschi che scopano la mente e la fottono senza pietà raggiungendone ogni angolo di lussuria e la usano immancabilmente prima di amarla con la profondità dei gesti… la invadono fino a riempirla di una nuova sete, di una nuova fame che non passa anche quando il corpo esausto smette di leggere e di pensare al piacere effimero della pelle. Solo allora lei, la mia donna, alza lo sguardo oltre il mio e “sente” di appartenermi ancora una volta, ancora di più.

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