giovedì 18 luglio 2013

Elucubrazioni di viaggio di Allie Walker


I miei pensieri nascono spesso durante i miei viaggi in treno, in compagnia del mio IPad e della mia musica, Una playlist scelta, riveduta e corretta con il mio viandare e il mio “crescere”. Mi isolo dal mondo che mi circonda, mi faccio domande e come Marzullo mi rispondo da sola, tanto so che mi darò ragione (eh eh eh). Pensate a quando mi sono chiesta il perché della vita, della mia soprattutto e degli uomini che ho conosciuto sbattendoci, spesso, contro. Ne è venuto fuori uno scritto un po’ strano, come me, ma tanto io non sono normale, lo so…
Da cosa siamo nati? Siamo animali? Deriviamo dalla scimmia? Cosa caspita siamo? Eccole qua le domande , sono solo le prime, non si fermano qui, ne ho tante altre e quasi nessuna risposta. Quello che ho, sono tante parole e di getto voglio sparare tutte le cartucce del caricatore. Occhio a scansarvi se pensate di essere chiamati in causa, provate a fare come l’orso del tiro al bersaglio sui videogiochi di una volta.
Allora… comincio. Da cosa siamo nati? Deriviamo dalle scimmie? Se si, tutto mi sta bene, capisco molte cose (ma anche no), capisco che non ci siamo ancora evoluti del tutto e pecchiamo, spesso, di stupidità, di desideri repressi, di orgoglio smisurato, di “ego” insuperabile, di egoismo, di violenza, di odio; diamo la colpa agli altri dei nostri insuccessi, l’invidia e la gelosia la fanno da padrone. Di tutte le razze degli animali, siamo la peggior specie.
Il problema più grosso, nei miei pensieri, arriva quando torno indietro di qualche anno, tanti per la verità, e ripenso agli insegnamenti biblici e catechistici della mia infanzia. Se siamo stati creati da Dio, che ha piazzato due esseri nel bel mezzo di un paradiso terrestre, ecco che mi vengono subito le ombre. Ho un dubbio: il Signore, quando ha visto come gli era venuto l’uomo, genere maschile intendo, ha preso una costola e ha creato la donna pensando di riuscire a fare di meglio? Vai a saperlo! Comunque, sti due stavano una meraviglia nell’Eden, come si può facilmente leggere nelle scritture, perché è arrivato quel cazzo di serpente a porgere una mela ad Eva proprio non lo capisco. Non poteva star tranquillo e farsi gli affari suoi, quel cretino invertebrato? Da lì, se così fosse, sono nati tutti i nostri guai e l’uomo, sempre genere maschile, ha avuto la disgrazia di prendere il peggio di tutti i mali che Dio poi ci ha tirato addosso. Hanno provato ad usare il cervello, ma, visto quello che hanno combinato in passato e combinano tutt’ora, non lo hanno usato al meglio. Guerre, vizi, ozi, distruzioni e chi più ne ha più ne metta. Oggi, dopo aver fatto da spettatrice per tantissimi anni, la donna si è emancipata e spesso occupa posti migliori rispetto ai nostri amici uomini, nonostante molte di queste donne all’apice del successo si trovino un uomo solo perché il vibratore non riesce a tosare l’erba.
Premetto che non sono femminista, mi va solo di rompere i coglioni, sono in treno, da sola, e ho solo le parole e l’IPad a farmi compagnia (l’ho detto all’inizio, ma volevo ricordarvelo, non si sa mai). Nella mia vita ho incontrato diversi uomini e, da sfigata come sono, la fortuna sta sempre dietro l’angolo ma io devo ancora trovare quello giusto, ho incontrato il peggio della specie.
Ho tutta una teoria sugli uomini. Molti sono come i parcheggi, i migliori sono già occupati; quelli che non lo sono, preferiscono una vergine, non gradiscono le critiche, permalosi peggio di una checca; se sono carini e gentili hanno già un ragazzo!
Allora mi consolo e rimango da sola ad osservare. Tra quelli che ho frequentato, quasi tutti sbagliavano di continuo, avendo anche il dono di perseverare (io non sono da meno, eh). Sta di fatto che clitoride, anniversario e water per loro erano sempre optional da usare ogni tanto, non centravano mai il momento e il posto giusto.
I preliminari? Secondo loro, mezzora di suppliche, cinque minuti di gemiti e grugniti, e la soap opera sul più bello finisce e riprende alla prossima puntata, alla stregua di una tempesta di neve: non sai quando viene, quanti centimetri ti darà e quanto tempo dura.
Concludo sta parata di scemenze (era solo per rompere il ghiaccio, poi arriva anche di peggio)…
Gli uomini sono come le ciambelle, non sempre vengono perfetti (le donne anche, eh). Io, come già espresso diverso tempo fa, ma lo ribadisco, preferisco i cani, come il mio Ugo per esempio: dopo un anno che sta con me, quando mi vede si eccita ancora e mi fa le feste.
Dal treno in corsa… Baci e abbracci!

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