lunedì 9 giugno 2014

I REGALI DELLA VITA di Fabio Morici




Per puro caso quella sera si era recato alla festa , era di venerdì sera e di solito se ne andava al bar , dagli amici , per fare la consueta partitina a carte e chiacchierare un po'.
La moglie lo aveva lasciato uscire tranquilla, tanto lo sapeva bene dove andava , invece quella sera il bar era semideserto ; aspettò un poco , poi iniziò a spazientirsi e chiese informazioni ai pochissimi presenti.
Il barista , chiamato in gergo "parnanza" per via del sinale che indossava sempre e con cui asciugava di tutto , lo informò infine , che secondo lui , da quel poco che aveva udito, molti erano andati alla festa della Sangria e della Tortilla in un vicino quartiere.
Ecco spiegato l' arcano, pensò fra di se Fabrizio.
- Ed ora che faccio ? Tornare a casa ? No , non ne ho voglia , aspettare ancora , che magari si faccia vivo qualcuno , oppure ritornino ? Neppure , ed allora ? Allora inforco la moto e vado anche io alla festa !
Detto fatto , si infilò il casco e partì rombando verso la nuova destinazione , arrivò in una ventina di minuti , la festa doveva essere un successo data la quantità di auto parcheggiate alla meno peggio da tutte le parti , lui fortunatamente , avendo la moto arrivò fin quasi davanti allo spiazzo che serviva per ballare e dai cui arrivava la musica sparata a tutto volume dalle grandi casse dell' impianto di amplificazione.
Scese , legò il casco lateralmente alla moto , si diede quasi meccanicamente una ripassata ai capelli con una mano ed iniziò a muovere qualche passo ed a guardarsi intorno.
Improvvisamente la vide , ma si , era proprio lei Diana , la sua vecchia compagna di scuola , con cui aveva avuto un breve , ma mai dimenticato flirt , ed anche lei non lo aveva dimenticato , di questo era sicurissimo , lo aveva capito parlandoci insieme , quelle rarissime volte che nel corso di tanti anni si erano incontrati.
Sapeva infatti che il marito era gelosissimo di lei e non la lasciava mai sola, per questo non si fece subito avanti , ma si limitò ad osservarla per qualche minuto .
Questa volta però , apparentemente , non vi era nessun altro se non un ragazzo adolescente , sicuramente , pensò ,suo figlio minore , infatti sapeva che ne aveva un altro già grande.
Allora si fece coraggio e le andò incontro , nella confusione lei sembrò che neanche , non dico lo riconoscesse , ma neanche lo vedesse.
Giunto a pochi passi la salutò :
- Ciao Diana - lei allora si girò un poco sul busto , per guardare meglio e subito un bel sorriso le apparve sul viso .
- Ciao Fabrizio , quanto tempo !
- Davvero - disse lui - Così sei anche tu alla festa ? Io sono arrivato da poco , cercavo gli amici , che mi han detto erano qui.
- Io son con mio figlio , è lui che è voluto assolutamente venire , per incontrare i suoi amichetti . 
- Siete soli ? -  le domandò allora Fabrizio .
- Si - rispose lei - mio marito lavora , fa il turno di notte , doveva accompagnarmi mia madre , ma questa sera si sentiva stanca e non ne aveva voglia, così siamo solo io e mio figlio.
Intanto che camminavano erano giunti dinnanzi all' orchestra , che si preparava a suonare un nuovo ballabile , il figlio li aveva abbandonati , era giunto il gruppetto dei suoi amici e tutti insieme se ne erano andati verso la zona da dove proveniva la musica disco.
Prima di andarsene però , aveva detto alla madre :
- Non azzardarti a venirmi dietro , che altrimenti , poi ,tutti gli amici mi prendono per il culo ! Ci vediamo qui fra un' oretta , forse anche un' ora e mezzo, anzi facciamo direttamente a mezzanotte .
Restarono così soli , ed un poco impacciati , che non avevano più dimestichezza a parlare insieme ; allora Fabrizio le propose :
- Vieni , sediamoci ad un tavolo , lì , difronte allo spiazzo e beviamo qualche cosa.
Lei accetto volentieri , intanto che si incamminavano, lui la guardò meglio .
" E' sempre una gran bella donna" pensò , "molto più alta di me , e con un seno prorompente." si , quello lo ricordava benissimo !
Si sedettero , lui le chiese che volesse bere.
- Una coca cola - rispose lei .
- Nooo -  ribattè lui - una coca per brindare ad un incontro ? Dubito che abbiano dello champagne , ma almeno due prosecchi non mancheranno .
- Vada per i prosecchi , allora - rispose lei sorridendo amabilmente - ma si ! Questa sera mi voglio proprio divertire.
Bevvero lentamente ed intanto parlavano di loro , delle loro vite , dei figli , del lavoro , di tante cose.
- Tu balli ? - gli chiese ad un certo punto lei a bruciapelo.
- Una volta qualche cosa sapevo fare , ma ora non so , forse l' orso Yoghi balla meglio di me - rispose lui scernendosi un poco, temeva infatti di rimediare una brutta figura e rovinare la serata.
- Ma che dici - rispose lei - dai buttiamoci , chi vuoi che ci veda , anche se sbagliamo un passo o una mossa mica è una tragedia .
Così , al nuovo attacco , era un valzer , si alzarono e si buttarono nella mischia. Andò anzi meglio di quanto credeva , anche se erano anni che non ballava , ancora qualche cosa ancora si ricordava e poi la presenza di lei lo galvanizzava !
Ballarono 4 balli di fila , senza staccare mai , in quei lunghi minuti i loro corpi si erano molto avvicinati , si erano toccati , strusciati , eccitati !
Tornarono al tavolo ed egli andò a prendere due spritz , con molto ghiaccio , per raffreddarsi dal ballo e dalla temperatura di quella calda notte estiva.
- Vuoi ballare ancora ? - Le domandò lui , ci aveva preso gusto oramai 
- Sono un pò stanca - rispose lei - camminiamo un poco - propose . 
- Certamente - acconsentì Fabrizio - da che parte andiamo ? 
- Da quella parte - rispose lei - vado un attimo alla mia auto che devo prendere una cosa - e si incamminò .
Lui le si mise al fianco , camminavano paralleli , e le loro mani , inevitabilmente si toccarono, più volte , infine Fabrizio gliela strinse nella sua e proseguirono così fino all' auto .
Giunti che furono , lei aprì e cercò qualche cosa nel cruscotto , era una confezione abbastanza grande per ritoccarsi il trucco , aveva infatti sudato , durante il ballo e voleva rimettersi in ordine il viso e le labbra .
Per vedersi meglio si sedette nel sedile del passeggero e si guardava allo specchio di cortesia . 
- Che dici ? Vado meglio ora ?  chiese lei .
- Sei bellissima -  rispose Fabrizio e si avvicinò al suo volto .
Come accadde , ancora adesso non saprebbe spiegarlo , solo che in un istante si trovò appiccicato con le sue labbra alla bocca di lei .
Fù un bacio intensissimo , che da troppi anni aspettava la giusta occasione, così sconvolgente che gli girava la testa e non seppe quanto a lungo era durato . Lo riportò alla realtà la voce di lei , che intanto con una mano lo tirava per un braccio , dicendo :
- Non restare li fuori , che potrebbero vederci.
Allora si riprese , entrò nell' auto , si sistemò alla meglio fra le sue gambe e richiuse la portiera, affinché la luce di cortesia si spegnesse .
Furono ancora ed ancora baci appassionati e lunghissimi , lui le stringeva dolcemente i grandi seni , "Come sono ancora duri , sembrano quelli di una ragazza" , pensò quasi meravigliandosi , ed intanto le sollevava la maglietta . Lei lo agevolò in questo ed anzi se la sfilò del tutto dalla testa , poi inarcò il busto e gli mormorò ad un orecchio : 
- Aiutami ha sganciare il reggiseno - Subito Fabrizio si diede da fare , quindi si slacciò i pantaloni e si tirò giù la mutande , restando nudo dalla cintola in giù .
Lei era sempre stata molto più alta di lui , ma in questa occasione , ne fu contento , appoggiò alla meno peggio i suoi piedi nell' abitacolo, e poi , intanto che il sedile era stato completamente reclinato, si portò sopra di lei , immerse , quasi, il suo membro fra i suoi seni stupendi, che lei tratteneva appositamente con le mani , ed iniziò a muoversi in una fantastica spagnola . 
- L' hai più grosso di mio marito - gli disse Diana - non lo avrei mai creduto , e si che lui è quasi il doppio di te ; è proprio vero che il vino buono stà nella botte piccola .
Intanto che parlava , con il capo si avvicinava alla punta della rosea cappella , Fabrizio capì subito le sue intenzioni , ed avvicinò ulteriormente il suo cazzo alla bocca di lei .
Prima lo toccò con la punta della lingua , sul solco fremente e già umido , poi tutto intorno al suo orlo, infine prese in bocca tutta la durissima estremità .
Andarono avanti per un poco , lui avanzava e poi si ritraeva , sembrava una canoa che emergesse dalle onde del seno marino ,per entrare momentaneamente nel porto accogliente della sua bocca, ma poi la risacca del mare , inevitabilmente lo respingesse indietro .
Pochi minuti e Fabrizio capì di non aver ancora molta autonomia , si lasciò allora scivolare all' indietro , con gran sollievo dei muscoli delle sue gambe , poi , dato che la gonna era già alzata , scostò signorilmente le mutandine , di tipo brasiliano , pensò , e nel farlo si avvide chiaramente che il sesso di lei era letteralmente fradicio, spostò anche una delle grandi labbra ed introdusse il suo cazzo nella fica della sua amica , dopo tanti anni , finalmente ritrovata .
Ancora pochi minuti e poi lei godette , prima di lui, che anzi temeva di non farcela a resistere , rinfrancato da questa cosa , si accinse a sua volta per finire in bellezza , stava per venire e lo voleva sfilare , per godere sulla sua pancia , ma lei lo trattenne, stingendolo con le mani sui fianchi e serrandolo ancor di più con le sue forti e lunghe gambe verso di se .
Si scaricò come un torrente in piena che rompa gli argini e per non gridare la baciò , tirandola forte verso di se con un braccio passato dietro la testa .
Ci volle qualche momento prima che si potessero riprendere , poi si rivestirono alla meglio, guardarono sospettosi più volte in tutte le direzioni e poi , uno per volta scesero dall' auto , ma i dintorni erano completamente deserti , tutti erano evidentemente alla festa.
- Senti - le disse lui - prendi qualche precauzione , vero ?
- No - rispose lei - non so se potrei ancora avere dei bambini , forse si , forse no , comunque , quando torna mio marito , domani mattina , faccio subito l' amore con lui , poi , in caso sarà il nostro piccolo-grande segreto - e dettogli questo , lo baciò teneramente sulle labbra , un bacio leggero di addio e di arrivederci , e si incamminò per andare a recuperare suo figlio , che si era fatta oramai mezzanotte.

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