lunedì 16 giugno 2014

UNA PRATICA DA ARCHIVIARE di Fabio Morici




Si era recato in archivio da solo , in quel tardo pomeriggio , a lui in fondo piaceva farlo , respirare il profumo di quei vecchi faldoni rinsecchiti , odore di polvere e cose un po' morte.
Poteva benissimo chiamare uno dei fattorini e far portare da lui la pratica nel sotterraneo del ministero , ove era ubicato l' archivio centrale dello stesso , dato che era Vice-capo Divisione , ma non aveva molte altre cose da fare , per cui pensò : "Lo porto di persona , e poi dato che è anche venerdì , me ne vado a casa , tanto , come dirigente ,mica devo timbrare" .
Scese perciò in ascensore i vari piani , e poi con il faldone sotto braccio si avviò verso la porta dell' archivio , giuntovi davanti notò però che se anche era accostata , essa era aperta , evidentemente vi era già qualcuno nel sotterraneo.
Non diede grande importanza alla cosa ed entrò deciso , vide una luce , in fondo , che filtrava debolmente dalla porta di una stanzetta e così , senza forse nemmeno rendersene conto si avviò in quella direzione .
Indossava delle scarpe da barca , molto comode e silenziose , giunse così , praticamente senza far rumore sino alla porta , era quasi completamente chiusa , solo un piccolo spiraglio restava aperto.
Gli venne la curiosità di veder chi fosse in quella stanza , prima di palesarsi , e così appoggiò un occhio alla fessura e sbirciò dentro.
Rimase di sasso !
Ecco quello che vide : una donna di spalle , con le mutandine mezzo abbassate era intenta a masturbarsi nel mentre guardava delle immagini che scorrevano su di un tablet.
Istintivamente si fermò e rimase a guardarla , come ipnotizzato .
La situazione lo eccitò quasi immediatamente , il suo fratellino diede grandi segni di irrequietezza ed allora , lui , cercò di calmarlo prendendoselo in mano .
Questa boccaccesca situazione durò per qualche minuto , poi forse inavvertitamente , toccò la porta , la quale cigolò lamentosamente sui cardini ! La donna si voltò di colpo e lo vide ! Rimasero un istante come due statue di sale , lei sembrava incapace anche solo di abbozzare una reazione . Fù lui che si riprese per primo , entrò nella stanza ed ebbe cura di richiudere bene la porta , questa volta, poi più dolcemente che potè , ostentando una calma solo apparente, nel mentre che ancora si teneva il membro in mano , le disse : " Non temere , non dirò nulla di quanto ho visto , ero solo sceso per archiviare una pratica e non ho potuto fare a meno di ammirarti . Anzi , a questo proposito , che stavi guardando con tanto interesse ?" E si diresse verso di lei , poi senza proferir altre parole prese in mano il tablet e guardò la scena .
Si vedeva un uomo incappucciato e vestito di cuoio che sculacciava e frustava una bella donna.
"Hai di queste fantasie ? " le chiese , e poi senza aspettare risposta le disse di nuovo "Masochista , vero ? " lei , accennò ad un si , con il capo , incapace ancora di proferir parola.
"Vieni qui !" le disse lui e la prese per un braccio , lei cercò di resistere , mormorando solo un 
" NO...no..."
Allora lui la guardò deciso e le disse con la massima calma " Non mi far ripetere due volte la stessa cosa , è chiaro ? "
Lei accennò di si con la testa e gli si avvicinò . " Metti le braccia dietro la schiena " , essa docilmente obbedì , allora egli prese dei grossi elastici che erano su di un tavolo , di quelli che servono per fermare i faldoni , e con uno di essi , dopo avervi fatto passare dentro entrambe le braccia , le bloccò le stesse quasi all' altezza delle spalle , passandolo doppio , poi ne prese un altro e legò le braccia poco al di sopra dei gomiti , infine con un elastico più fine bloccò saldamente le mani di lei , dopo averle incrociate affinché la legatura risultasse più efficace.
Quindi le sfilò le mutandine , presele in mano le strofinò con vigore contro il sesso di lei , affinché si bagnassero di tutti i suoi umori , indi le appallottolò e cercò di infilargliele in bocca ; lei non voleva e dimenava debolmente la testa , allora lui la afferrò forte per i capelli e con l' altra mano le strinse qualche secondo il naso.
Come lei aprì la bocca per respirare , lesto vi infilò dentro le mutandine , poi, preso un rotolo di nastro da pacchi , con vari pezzetti le sigillò bene bene la bocca. Dopodichè la mise in posizione prona ,facendole appoggiare il busto sul tavolo , in modo che il suo posteriore fosse bene in evidenza.
Prese una riga in alluminio ,di un metro di lunghezza circa ,che era nelle vicinanze ed iniziò a colpirla , 5 colpi a destra , 5 colpi a sinistra , cercando di mantenere sempre la stessa forza e direzione .
"Quando godi , fammelo sapere " le disse , ed intanto continuava a colpirla con regolarità.
Dopo svariate serie , lei iniziò a mugolare e dibattersi sempre più forte ed in maniera incontrollata , finchè fu evidente , dai lunghi brividi che le squassavano il corpo che aveva goduto , ed anche molto intensamente , pensò lui .
Allora la fece rialzare , le liberò le braccia e la bocca e poi le disse , "Adesso è il mio turno " ed iniziò a segarsi molto velocemente , non fù una cosa lunga , ché era troppo eccitato , quando fu per venire , contrariamente alle varie ipotesi che lei aveva fatto , lui si chinò e quindi diresse il getto del suo seme verso e sopra i piedi e le scarpe di lei .
Quindi si rialzò ed iniziò a ricomporsi , anche lei fece altrettanto e qui , forse per la prima volta si guardarono veramente in faccia e si riconobbero , si conoscevano di vista , lavoravano entrambi al ministero , ma in divisioni differenti ed anche abbastanza lontane .
Prima di uscire , lei gli chiese " Perché ai fatto in quel modo , alla fine ? ti piace così ? " "Si e no " rispose lui , "E' stato un modo per renderti omaggio , per dirti che al di là del gioco , dei ruoli , siamo sempre su un piede di parità ; e stai tranquilla , con me , il tuo segreto è al sicuro ".

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