giovedì 5 giugno 2014

IL FASCINO DELL'UNIFORME di Fabio Morici




Erano già 4 mesi che si trovava a Roma , "Come passa il tempo" , pensò.
Si era dovuto trasferire da Treviso , dove prestava servizio presso il Comando Forze operative di Proiezione , e più precisamente negli untimi 3 anni aveva comandato un battaglione carri della Brigata Corazzata Ariete , si , perché lui , Francesco Maria Del Pozzo , era Tenente Colonello (e sperava di diventare al più presto Colonello ) in SPE dell' Esercito Italiano.
Un sospiro gli sfuggì , mentre melanconicamente ricordava quei bei tempi , quando partecipava alle esercitazioni con i Leopard , gli piaceva sparare cannonate vere , e poi i lanci con il paracadute , che anche la Brigata Folgore faceva parte del Comando , ogni tanto prendere il volo in elicottero , anche di quello era veramente fiero , del suo amato brevetto di pilota di elicotteri militari.
"Ed ora invece" pensò tristemente "che faccio ? Niente ,preparo piani , faccio giochi di guerra , qui allo Stato Maggiore" non che si lamentasse, dopotutto era una grande opportunità di carriera e 
l'aveva colta al volo ! Solamente che era solo !
All' inizio ne era quasi contento , che le cose con sua moglie erano un paio di anni che volgevano al freddo ; motivi ? Neanche lui lo sapeva bene , un calo del desiderio , forse era normale , la donna che si trasforma in mamma-chioccia ? Può darsi....
Insomma , il fatto fù , che quando giunse l' ordine di trasferirsi a Roma , dopo un primo impaccio iniziale , tutti , a cominciare dai figli, orami grandi e che non volevano lasciare gli amici e la scuola , passando per sua moglie , e naturalmente anche lui , furono d' accordo che si trasferisse solo lui , tanto più che sembrava che l' incarico potesse durare solo un anno od al massimo due.
Ecco , anche quella mattina , non sapendo che altro fare , gira e rigira nel wweb , era finito in un sito di incontri per adulti .
Guarda questo , guarda quello , ad un certo punto cliccò su Trav-Trans , per vedere che dicevano , una curiosità che gli era venuta ultimamente , vedendoli spesso , alla sera nelle vie della capitale.
Lesse svariati annunci , che non destarono in lui alcun interesse , poi, ad un certo punto , invece si fermò e prestò più attenzione .
L' annuncio diceva : giovane trav , non ancora trentenne , solo passiva , molto femminile , non mercenaria ecc... cerca uomini maturi , precedenza assoluta a membri (veri e verificabili) delle forze armate o di polizia.
E qui , pensò . non son forse io un uomo in divisa ? Anzi , di più , sono un Ufficiale superiore ! E forse anche gentiluomo , come nel famoso film , pensò sorridendo fra se e se .
Rilesse meglio più volte l' annuncio , riguardò meglio le foto che lo correlavano e sentiva addosso una voglia irrefrenabile di rispondere.
Lottò con se stesso per un paio di ore , poi poco prima di andare a pranzo alla mensa Ufficiali , si decise "Ma si ! Adesso gli scrivo un messaggio , tanto molto probabilmente neanche mi risponde , e poi se non lo faccio qui e ora , quando lo faccio ? E poi non debbo aver paura ! E' una sfida con Me stesso , lo faccio e basta !"
Dopopranzo se la prese con comodo, parlò con i colleghi Ufficiali, perse del tempo a corteggiare le poche donne Ufficiali presenti che, detto per inciso, dato che erano sempre al centro dell' attenzione , erano divenute delle stronze terribili. Ma tantè , era quasi obbligatorio , e non riaccese il computer.
Il giorno dopo , avrebbe voluto perseverare , ma giunto quasi all' ora del rancio , si fa per dire , gli venne una botta tale di curiosità che non riuscì più a frenarsi e corse a visualizzare la sua e-mail .
Sorpresa ! Vi era un messaggio , apertolo con trepidazione , era proprio di Samantha , così , in arte si faceva chiamare lei .
Diceva che era contenta del suo interessamento , ma che voleva le prove che fosse un vero Ufficiale , e non uno dei soliti millantatori.
Questo è giusto le rispose lui , e le inviò tre sue foto in divisa , ma con il volto oscurato , per cominciare , è meglio essere prudenti , pensò.
Lei gradì questo primo approccio , anche se era ancora diffidente e titubante , scambiarono qualche altra battuta , anche lei mandò tre foto e rimasero d' accordo di risentirsi nei giorni futuri.
Così accadde, piano piano , il muro che li separava si stava sgretolando , infine si scambiarono delle foto normali e si diedero un appuntamento per un incontro conoscitivo e senza impegno, il problema era dove , dopo varie ipotesi concordarono di trovarsi al bar-caffetteria-ristorante di un noto centro commerciale a Roma est, per il sabato mattina prossimo venturo alle ore 11.
Con animo incerto e trepidante Francesco Maria si volse quella mattina a raggiungere il luogo dell' appuntamento. Molte volte , in cuor suo , aveva meditato di rinunciare , di inventarsi una scusa, di darsi malato , ma poi , il suo amor proprio aveva avuto il sopravvento , "In fondo si tratta solo di un caffè " si disse e ridisse , "e comunque in divisa non ci vado di sicuro !"
Arrivato al bar con qualche minuto di anticipo , pensando fra di se, "Se non mi piace scappo subito" rimase seminascosto dietro uno spigolo , quando la vide arrivare.
Subito la riconobbe , "Ma è bellissima!" pensò , e si fece avanti.
Si sedettero ad un tavolo un poco appartato e dopo le presentazioni di rito , ordinarono due prosecchi , meglio un aperitivo , data l' ora .
Successe così , senza volerlo , nel porgerle le noccioline , sfiorò la mano di lei , vi fu come una scintilla , sentì una scossa che dalla mano si propagava per il braccio e quindi per l' intero corpo , e capì che gli "faceva sangue" !
Dopo un quarto d' ora circa che parlavano si ricordò di una cosa importante , e tirò fuori il suo tesserino di Ufficiale e le fece vedere molte foto che erano in memoria nel suo cellulare , fù la mossa giusta , lei ne rimase estasiata e conquistata .
L' aperitivo procedeva da un pezzo , ma nessuno dei due sembrava aver fretta di andarsene e così lui ebbe il coraggio di chiederle se desiderava pranzare insieme già che erano lì e lei acconsentì molto volentieri.
Si erano fatte oramai le 3 del pomeriggio, ed entrambi avevano degli impegni già presi in precedenza , e controvoglia si avviarono verso l' uscita del ristorante.
Dopo aver pagato il conto , lui la prese per una mano , come fosse la cosa più naturale del mondo e le chiese : "Quando ci rivediamo ?"
Lui doveva partire alle 19.00 per Treviso , con un aereo militare , come faceva sempre , due settimane no ed una si , sarebbe rientrato il mercoledì mattino successivo, fissarono perciò il loro nuovo incontro per il mercoledì sera .
"Ti vengo a prendere presto , con la mia auto, lasciami il tuo indirizzo , poi andiamo a cena" aveva già in mente il posto , un ristorantino di pesce nella pineta adiacente il litorale di Fregene , vi era stato il mese prima con alcuni camerati , anche stranieri , e gli era piaciuto , d' altronde , molti altri posti non conosceva , e poi gli era sembrato un locale molto discreto .
Giunse alfine questo mercoledì , si era preparato bene , con bagno turco e massaggio tonificante , indossò la sua uniforme migliore , con tutti i nastrini d' ordinanza , le doppie ali di paracadutista e pilota, queste in metallo , il cappello rigido , si guardò infine allo specchio, si , si piacque proprio !
Arrivò al luogo dell' appuntamento e parcheggiò , ma non fù una lunga attesa , dopo pochi minuti lei comparve. Era bellissima , con dei sandali alla schiava dal tacco molto alto , un bellissimo vestito con spacco laterale che lasciava intravvedere le gambe perfettamente depilate , il trucco era perfetto e non pesante , il seno , una quarta abbondante , prorompeva in avanti , lo sapeva benissimo che erano protesi di silicone , ma come la prima volta , sentì un desiderio irrefrenabile di toccarle , palparle , baciarle.
Le indicò l' auto : "E' questa la tua macchina ?" chiese lei , "Si" rispose Francesco Maria ," ti piace ?" "Molto!" disse lei sorridendo e mostrando la sua dentatura perfetta .
"Mi son tolto un piccolo sfizio , dato che la mia auto è rimasta a Treviso , ora che il maggiore dei miei figli ha preso la patente da poco , mi son comperato questa Mazda MX5 rossa , è un 2000 cc a benzina , ma , chiaramente ho fatto montare l' impianto a gpl, ha qualche anno , però è stato un vero affare, i km erano pochi ed era tenuta molto bene ."
Scapottarono e partirono nel dolce pomeriggio di fine giugno , con i capelli al vento ed il sole ancora ben alto nel cielo .
Arrivarono al ristorante , cenarono ed intanto iniziarono le schermaglie amorose , quella sera non si trattennero molto a parlare , che la voglia traspariva forte dai loro corpi.
"Dove andiamo ?" domandò lui , "non sono affatto pratico di questi luoghi ."
"Lascia guidare me" rispose lei e porse la mano aperta per farsi consegnare le chiavi dell' auto. Presale , si mise alla guida decisa , si vedeva che conosceva la pineta , infatti nel giro di pochi minuti arrivarono in un luogo assolutamente deserto , parcheggiò , poi spense le luci ed il motore .
Restarono al buio , solo la luna apportava un debole riflesso di luce che filtrava dagli alberi oscuri , intorno regnava il silenzio , rotto solo dal frinire dei grilli.
Lui si avvicinò e le voltò il viso verso di lui , quindi appoggiò le sue labbra alle sue e la baciò con grande intensità e voluttà .
Le lingue frementi si cercavano , si trovavano , si lasciavano , in un turbinio di piacere , intanto lei , con abili mosse gli slacciava la cintura dei pantaloni.
Lui la agevolò per quanto poteva , e con una mano abbassò i boxer liberando il suo membro durissimo , lei lo prese in mano e dolcemente lo scappellò , avendo cura che le lunghe unghie smaltate di rosso non lo ferissero in alcun modo.
Era lei che conduceva il gioco , per cui ad un certo punto staccò la sua bocca da quella di lui , lo guardò dolcemente e poi si chinò .
Lo prese in bocca , prima il glande setoso , già umido di umori troppo a lungo repressi, poi un altro pezzo di quel delizioso tronchetto della felicità , mentre con l' altra mano , da sotto , gli stringeva dolcemente i testicoli , nel tentativo di ritardare il più possibile l' eruzione , che si delineava già prossima .
Anche lui sentiva che il suo piacere stava per esplodere.
"NO !" Si disse , "è troppo presto" e si staccò con fatica dalla bocca di lei , era bellissimo , non sapeva se era lui che la scopava in bocca oppure era lei che lo scopava con le sue labbra.
Scese dall' auto con i pantaloni penzoloni , se li sfilò del tutto e li gettò sul sedile , poi si tolse la giacca e la distese sul cofano del motore.
"Vieni Samantha , vieni" la chiamò " che ora ti do il Tabacco del Moro !"
Lei velocemente accorse e si mise alla pecorina , pronta a ricevere la sua spada d' amore , ma lui le disse : "No, distenditi sul cofano con la schiena , voglio fare l' amore con te come si fa con un donna!"
Prontamente acconsentì , si tolse il minuscolo tanga e si offerse a lui ,mentre con una mano copriva il sesso eccitato , ma lui la prevenne .
Sono io il pilota , lascia la cloche a me , ed impugnò il suo cazzo ed iniziò a segarla , intanto avvicinò la cappella al di lei fiorellino , e spinse !
Entrò senza troppe difficoltà ; un pezzetto alla volta e lo spinse tutto dentro, quindi iniziò a pomparla , dapprima piano , poi sempre più velocemente , infine forsennatamente .
Raggiunse l' acme del piacere e sborrò come una fontana dentro di lei , intanto che si baciavano o per meglio dire , forse si mordevano e continuava a segarla , con l' altra mano le stringeva i turgidi seni , così duri che era un piacere impugnarli ,non ci volle ancora molto ed anche lei eiaculò abbondantemente , venendo sulla sua mano , intanto che piantava i rossi suoi artigli nelle scapole , lasciandogli segni vistosi su tutta la schiena !
Allora lui raccolse alla meglio il seme di lei con la mano già impiastricciata e poi la portò alla bocca di Samantha , lei voluttuosamente la aperse ed iniziò a leccare le sue dita , poi si chinò per baciarla ancora, a lungo , cosicché si scambiarono gli umori reciproci .
Si distaccarono alfine e lui le disse , "Non sei donna ,è vero , ma sappi che non ho mai fatto l' Amore con una FEMMINA come Te !"

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