giovedì 26 giugno 2014

RIFLETTENDO


I rapporti fluidi. Lo scivolarsi dentro. Il piacersi. Il capirsi. Senza bisogno di giri di parole. Puntualizzazioni.
Prese di posizione.
Le spine mi stanno scomode. Vorrei solo farmele sfilare una ad una, spogliarmi dalle paure.
Farti entrare. Ricambiare.
Svuotare il fossato, abbassare il ponte levatoio. Mandare i coccodrilli alle terme, bruciare i paletti.
Farne un falò.
Presa. Arresa.
Con la paura? Certo. Il timore di quel che sarà. Solo gli stupidi non ne hanno. Ed io, stupida, non sono.
Non quello di conoscersi, annusarsi, magari, esageriamo, viversi.
Siamo tutti irrisolti come equazioni di terzo grado. La materia mi è ostica.
Io voglio solo una semplice addizione.
Tu+me=noi.
E vaffanculo al passato, vaffanculo al futuro.
Pure al presente.
Cogliere l'attimo, vivere giorno per giorno. Dirsi a domani.
Esserci.
Tutto troppo complicato.
Alice è semplice. Non sempliciotta.
Pura ma non ingenua.
Romantica e disincantata.
Un totale casino.
Basta trovare il bandolo della matassa.
O fottersene, e buttarla via.
Ne fileremo una nuova.
Tabula rasa.
Carta bianca.
Io ricomincio da qui.
E tu?
Tu... Ci sei o ci fai?

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