mercoledì 9 luglio 2014

ASSOLO DI UN PENSIERO di Sereno Notturno



Cosa sei se non vento di malinconia che rimane sulla pelle
come polvere dopo giorni di isolamento.
Come sei se non viva di quella tramortita rabbia che ti sfiora il cammino.
Perché mai si dovrebbe pensare allo stravolgimento della vita
all'accaparrarsi del proprio futuro se ancora si ricorda il passato.
Quando l'essere lingua permetteva la conoscenza del puro piacere
e ogni pura lacrima di passione ne cavalcava il desiderio.
Fatichiamo a mescolare le essenze, quando ambedue
troppo segnati dai relativi passaggi di celeri emozioni
non sappiamo darci le priorità sui pensieri.
Eppure basterebbe poco, abile maestria di timori
rapidità d'intenti.
Segnato da questa croce dei ricordi
vorrei affogarli nella melma per scinderne il contenuto.
Anima dannata la mia che dedica tanto alle emozioni
avendo come specchio di ritorno il solo guardarmi
dicendo che forse si nasce per pura follia d'intenti.
Quindi un vaffanculo a me stesso alle prese
con quella che definisco passione pura con altrettanto timore di viverla.
Sebbene la volontà rimane ancorata al mio corpo selvaggiamente predisposto.


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