Mi addormento
dopo aver bevuto tequila
e fatto bum bum
con il mio amico immaginario,
quello che mi trasporta nei sogni
a baciare poesie e ragazzi
con le labbra malinconiche,
visibili in ritratti di satanici selfies.
Sul soffitto pipistrelli appesi
che danzano al ritmo di brani sincopati.
Galleggio nella nebbia,
sulla superficie di acque putride.
Attraverso quel mare nero che mi avvolge e,
superando gli archi della sapienza,
mi incrocio con un saggio.
Gambe incrociate sui segreti della gente,
mi parla della mia anima assopita,
come se mi conoscesse da sempre.
E mi rassereno.
Tutto diventa un paradiso celestiale
e mentre mi beo di quella pace ritrovata…
Cazzo!
Il bip incessante della sveglia
mi fa spalancare gli occhi sul mattino.
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