martedì 2 settembre 2014

UNA CAFFETTIERA NEL BOSCO di Sara Zancheta




Siamo tutti dentro il nostro vaso 
accanto ad altri vasi, 
dentro vasi più grandi 
scialbi, liberi,
sarcastici, incastrati,
furbi, rotti e rattoppati.

Cosa vuol dir “non vedo”?
Lascia che la testa sbuchi dal tappo
O se preferisci,
facci un buco da dentro.
Guarda fuori!
Ci sono altri vasi:
spaventosi!
Per forme, odori, colori..

Fuori dal tuo vaso,
vedi come son fatti gli altri vasi?
Alcuni son più grandi,
altri sembran di porcellana,
qualcuno è troppo piccolo
altri son immensi, vuoti,
ammalati o pieni di noia.

Tonde
Sferiche
Ovali
Quadrate.
Tante le forme dei nostri vasi.
Ci vivon dentro draghi
Mostri
Lucciole e zanzare.
Io c’ho visto pure stambecchi,
caprioli
e perfino ricci di mare.

Cammina amico mio,
cammina!
Cammina e non ti fermare,
ma se passi di qua,
vienimi a trovare.
Io sto nel vaso che profuma di caffè
Ho il coperchio rotto
Sono la caffettiera in mezzo al bosco.

Cammina amico mio,
cammina!
Cammina e non cedere!
Non chiuder il buco che
hai fatto nel tuo tappo.
E finiscila con ‘sta storia del dir
“non vedo”.

Siam quello che siamo
in un dove
in un quando,
nel vaso che abbiamo affianco,

nella mia caffettiera dal coperchio rotto
nel chi e nel come
di ciò che abbiamo accanto.

E io sono solo
quello che sono
una caffettiera in mezzo al bosco!
E sto esattamente
dove devo stare.

Qui: fuori posto.

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