Spinta verso il bordo e le ragioni della mente, ascolto i tumulti del cuore che gridano il loro pulsare. E nel momento in cui assaggio le tue prime parole, il primo contatto con gli occhi, il primo tocco...desidero l'inferno in cui mi trascini. E' una tempesta selvaggia, l'occhio interiore che mi inghiotte. Trovo conforto. E' il tuo sangue che mi chiama, quello che sei e quello che infuria dentro la tua anima. Afferro tutto quello che hai da darmi, la tua energia, illuminata anche dalle cose più oscure. Appagare la carne diventa inevitabile, ma è il cuore che urla il suo orgasmo. La mente si inebria del gusto e l'anima nuda si veste di orgiastici fili, una fitta rete che mi imprigiona e mi libera.
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