***PAGINE DEGLI AUTORI ***
Rakkettoni
È
l’ora della ricreazione. Sei all’aperto, nei giardini della scuola, e
cianci colle tue compagnucce di classe in attesa della ripresa delle
lezioni. Intravedi il mio capo ricciuto tra le teste degl’altri bambini.
Noti che porto con me un consunto tagliere di legno e una pallina rossa
di gomma, di quelle che danno abbinate ai tamburelli da spiaggia. Sto
sicuramente andando sullo spiazzo asfaltato dietro la palestra a giocare
una bella partita di rakkettoni 1.
Interrompi l’ameno conversare
colle tue amichette e ti precipiti nella mia direzione. Vuoi dirmene
quattro, sul muso, per via di certi dissapori. La cosa, però, ti riesce
impossibile. Cadi infatti nel Nulla e ti ritrovi adulta nel soggiorno
del tuo appartamento, seduta sul divano con in mano un mazzo di
carciofi. Sbuffi in preda alla stizza. Guardi la tv che hai di fronte.
Noti un post-it giallo incollato a un angolo dello schermo.
Balzi in piedi e, col mazzo di carciofi sempre in
mano, t’avvicini al Thomson per leggere quant’è scritto sul foglietto
adesivo. “Non è che mi potresti acconciare una frittata con
quegl’aggeggi puntuti di cui t’ho provvisto?” La mia calligrafia e un
geroglifico confuso piuttosto difficile a decifrarsi. “Se credi t’aiuto
io a pulirli. Ho già il coltello in bocca.”
- Che bestia che sei –
mugugni a bassa voce. T’avvii quindi verso il cucinotto decisa a buttare
nella pattumiera il mazzo di carciofi ma, dopo aver fatto qualche
passo, ci ripensi e ti metti in cerca d’una scodella in cui sbattere le
uova.
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1 Trattasi d’un gioco simile alla pelota basca. Fu
illustrato con dovizia di particolari in un post apparso a suo tempo
nel forum ora soppresso del signor Platinette.
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