martedì 3 dicembre 2013

LA SERA DELLA PRIMA di Fran ZA




Era arrivato l’inverno e doveva decidere. Decidere se essere o se non essere. Ma essere cosa? Qualcuno che nella realtà non esisteva? Allora forse sarebbe stato meglio non essere. Ma non essere era oramai impossibile. Aveva deciso. Lo avrebbe fatto. La parte la conosceva a memoria. Era una vita che la studiava. Non ricordava quando era stata la prima volta in cui aveva desiderato interpretare quel personaggio. Probabilmente era da sempre dentro di lei ma non le si era mai prospettata la giusta occasione, non aveva mai trovato il “regista” adeguato, quello che fosse in grado di capire il suo potenziale, che sapesse leggerle dentro. Poi, finalmente era arrivato lui. La prima volta in cui avevano discusso il copione era estate. Erano passati cinque mesi. Cinque mesi in cui si erano conosciuti, studiati, avevano provato i ruoli, scritto le battute, immaginato la scenografia, le luci e i costumi. Data la lontananza e gli impegni di ognuno, non era stato possibile parlarne di persona. Ma forse, pensava, era stato meglio così. Tutto sommato lei si considerava un’attrice particolare. La parte l’aveva studiata alla perfezione, in modo quasi maniacale. Ma sapeva che quando sarebbe arrivato il momento di “giocare” (come dicono i francesi) tutto avrebbe potuto prendere una piega diversa. Ed era la cosa che più le piaceva.
Era ora. Prese il suo costume, un paio di mutandine e un decolleté tacco 12, e si avviò verso il suo palcoscenico. Tutto sommato non le dispiaceva il fatto che non ci sarebbe stato un pubblico. La sera della prima era solo per loro due

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