venerdì 20 dicembre 2013

QUALE E' IL MIO POSTO? di Franz Za




Quello è il mio posto, non è il tuo. Avevi le capacità, avevi le competenze, avevi la voglia. Ma la vita ti ha portato altrove. Il lavoro perfetto? O la famiglia perfetta? Qualcosa la lasci da parte. A qualcosa devi rinunciare. Eppure mentre scegli, la scelta ti sembra quella giusta. In quel momento è così che deve andare. E' lì che ti porta il tuo sentire, il tuo volere, il tuo corpo e la tua anima. E sei felice. E vai avanti. Il tempo passa. La vita scorre. I piccoli problemi, i grandi problemi, le piccole gioie, le grandi gioie. I contrattempi. Le corse, il tempo per te rubato tra una corsa e l'altra. E ti dici: ma io volevo andare da un'altra parte, volevo essere qualcosa di diverso. E mentre lo pensi ti senti tirare la gonna. E un marmocchio sporco di marmellata ti guarda innamorato come nessun uomo ti ha mai guardato. E allora dici “no, era questo il mio posto”, e il cuore ti scoppia dalla gioa. E ti rendi conto che la vita sarà tutta così. Ti domanderai ancora “cosa potevo essere?”. Era questo il mio posto? Era questa la mia poltrona? Oppure in giro per il mondo c'è qualcuno che sta vivendo la mia vita, quella che avrebbe potuto essere se... Se cosa? Si rischia di impazzire se si lascia spazio a questi pensieri. Ma per fortuna c'è la vita con tutti i suoi casini che non ti permette di impazzire. Ci sono le bollette, le recite a scuola, il sesso mentre dormono, le fantasie che restano fantasie e quelle che si realizzano in spazi e luoghi e momenti che restano fuori dal tempo...E intanto un altro anno è passato. E il natale è quasi arrivato. E del natale non ti fregherebbe nulla se non fosse per le scelte che hai fatto. E quindi poi ti tocca ammettere che il natale è bello, sì è bello se c'è qualcuno che lo aspetta con tanta impazienza e ogni anno prepara la sua letterina con scritti tutti i suoi desideri. Perché quando si è bambini i desideri sono semplici e i dubbi non esistono. Solo poche certezze e un'unica poltrona da scegliere. Quella in cui potersi accucciare tra le braccia della mamma...o del papà...o di entrambi...

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