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PROVOCAZIONE di Sereno Notturno
Cosa
ci faceva lui, li, quel giorno assolutamente era lontano dal capire, si
trovava probabilmente nel momento sbagliato, ma forse nel posto giusto.
Quello era un affare grosso, a lui cosa sarebbe venuto in tasca, questo
se lo domandò e lo chiese ad alta voce a lei, e Martina lo guardò, quasi
lui dovesse capire. Si trattava di una promozione sul lavoro per lei,
doveva dare il massimo, lui doveva solo accompagnarla e farle coraggio.
Quel giorno lei gli chiese di passare
da casa sua, perchè doveva finire di prepararsi, quindi lo invitò a
salire, gli aprì con disinvoltura e lui con altrettanta sicurezza entrò,
fino a quando non la vide a metà dei preparativi.
Pensiero folle
che le pervadeva la mente, quel ventre rinchiuso nelle coulotte che le
modellavano il culo e le disegnava le labbra, ancora senza reggiseno con
quel ballonzolare mettendo in evidenza i capezzoli.
Qualcuno poteva
resistere a tanta bellezza senza avere la tentazione di potersi cingere
intorno a lei e sentire un corpo giovanile e modellato fremerle il
ventre?
Lei lo guardo e disse:
“Per me è importante, non lo farei
se non lo fosse.”
Sorrise lui, e con cenno d'intesa si guardò bene dal
farle capire l'eccitazione, ma lei buttò l'occhio.
“Dopo se vuoi
usciamo a cena e ci guardiamo un film qui da me”
Lui accennò un si
con la testa.
Ultimi ritocchi e finiture poi finalmente era pronta e
prontamente disponibile alla persona da invogliare al suo destino.
“
Verrai su in studio con me, perché ho timore di quella persona, così
perfettamente distinta nei modi, ma rude con la carne.”
Arrivarono
all'ottavo piano tra pareti colorate e divani in eco pelle, lui afferrò
subito una rivista, mentre lei ripassava la parte, in cosa consisteva lo
sapeva solo lei, ma lo si intuiva, dal ripassare la lingua sulle
labbra.
“Buonasera signorina. Se si accomoda le mostro il progetto”
Chiuse la porta alle sue spalle e poi il silenzio, all'uomo fu
spiegato dopo che la stanza era insonorizzata.
Una buona mezz'ora passò
poi si aprì l'enorme scorrevole, le ultime dritte e l'assicurazione che si
sarebbero rivisti per il contratto.
“Sai” fece lei scendendo le
scale, “un uomo rude, ma deciso, al punto che mi ha lasciato senza
parole. Pensavo d'essere in imbarazzo, alla fine ha fatto tutto lui, ho
sentito ciò che non sentivo da anni ed ha una lingua che fa sognare. Ora
se ti va di cenare e poi a casa mia voglio tu sia come lui. Voglio
sentire, sentire ancora, veder sparire la tua lingua tra le mie labbra e
prenderti vicino alle mie cosce la testa e consumarmi, perché tu sai
consumarmi l'anima e il corpo, tu sei il lento godimento di una pura
emozione".
L'uomo era preso dal pensiero ancor prima del timore o
viceversa, lui non sapeva che lei aveva finto l'incontro precedente solo per
spingere lui all'eccesso della trasgressione.
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