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SCENA DI ( STRA ) ORDINARIO PIACERE di Allie Walker
Sarebbe
stato facile descrivere il momento, le azioni, i movimenti delle mani
sul corpo. Altrettanto facile dirti cosa ho usato e dove. Il difficile
viene quando devo descrivere quella marea di sensazioni ed emozioni che
si affacciano alla mente, quelle immagini che sono stagliate nella
memoria e che difficilmente dimenticherò.
Ecco… quello che è
passato per la mia testa, oggi pomeriggio, è stato come rivedere
immagini impresse su una pellicola di un film muto. Scene a
rallentatore, fotogrammi di istanti vissuti intensamente, spezzoni di
attimi. Ho chiuso gli occhi, il mondo attorno a me è scomparso. E quando
tutto è diventato silenzio, ho iniziato il mio “viaggio”. Ed ero solo
io e la tua voce, io e le tue parole, io e il tuo sguardo. Ho navigato
verso lidi conosciuti, nuotato nelle maree, sono arrivata fino a te e
non importava quanto eri lontano. Eri così vicino da sentire il tuo
odore, il tuo tocco e il tuo respiro, abbastanza vicino da sentirti
dentro di me. Il desiderio si è diffuso, il respiro prima lento è
divenuto tonico, vibrante. Brividi hanno percorso la pelle, gli aromi e i
profumi affondati nei polmoni. Colma di lussuria, fili dolci di
ambrosia hanno vagato liberi sulle cosce. Scosso il corpo in movimenti
sinuosi in una danza di gitani desideri. Fluidi di piacere che ho
lambito e raccolto, per portarli alle labbra e assaporare anche questo
ultimo attimo prima di tornare a immergermi nell’ordinario scorrere del
tempo.
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