mercoledì 30 ottobre 2013

LUSSURIA E TRADIMENTO (Tema: la fiera dell'horror) di Alie Walker






La notte continua a muoversi lentamente.
Ma… il peccato? Il peccato e il tradimento era stato così veloce.
Ero assetato, avevo fame di carne da scopare. ...
Mi ha tentato. Lei, una stupida puttana al bancone del bar. Mi ha irretito con i suoi occhi ammalianti, attirato verso quel corpo che prometteva amore e tutte le mie remore sono andate a farsi fottere.
La mente divenne debole e dopo poche chiacchiere, la seguii verso il retro del locale.
La stanza era squallida, ma lei era una dea. Seduto sul bordo di un letto lercio, la guardai spogliarsi lentamente. Rimasi incantato a idolatrare la sua carne nuda, mentre camminava verso di me sopra quei tacchi assurdi.
Il seno morbido, le forme sinuose, le movenze sensuali. Volevo imprimere ogni dettaglio nei ricordi. Assaggiai il suo corpo con gli occhi. La mente e i muscoli del mio corpo presero velocità. Sudavo. Respiravo velocemente mentre si avvicinava.
Mi aprì la patta e prese in mano il cazzo. Abbassandosi, notai i suoi capelli pendere verso il mio ventre, sfiorarlo ondeggiando, poi la sua bocca famelica dischiusa, pronta ad accogliermi. Mi guardò ancora un istante prima di imprimere le sue labbra rosse, lasciando la prova adultera sulla mia carne.
La presi per i capelli, volevo vedere la sua bocca succhiarmi via, i suoi movimenti affamati. Aveva più fame di me, la puttana! Chiusi gli occhi, perso in quella sensazione calda attorno alla mia carne. La staccai da me appena prima di godere. Aprii gli occhi e guardai i fiotti di sperma imbrattarle il viso. Sorrideva, la puttana!
Non si pulì e si distese al mio fianco. Ancora seduto sul letto, ansimante, la guardavo toccarsi, infilare le unghie laccate tra le labbra. Aveva gli occhi chiusi, non si accorse di nulla. Un taglio netto alla gola e un fiotto di sangue si allargò sulle lenzuola.
Uscii dalla stanza e fu facile non farmi notare, troppa gente intenta a divertirsi, troppe persone intente a festeggiare. Festeggiare cosa? Questa cazzo di notte assurda, nascosti dietro maschere terrificanti. Idioti! Me ne andai dal locale.
Avevo succhiato via un’altra vita e ora trascinavo le gambe come la notte che sembrava non finire più.
Ogni 31 ottobre la medesima storia: una puttana morta e il ricordo di mia moglie in un lago di sangue, nuda e sporca di sperma. Nove anni prima, la stessa notte, in un albergo infimo, mia moglie aveva consumato il suo tradimento e la sua stessa vita.
Lussuria e tradimento. Lussuria e morte. Lussuria e sangue. Questa la maledizione che mi portavo appresso, ogni 31 ottobre


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