mercoledì 23 ottobre 2013

ESTRANEI di Monica Finotello




Ricordo ancora nitidamente
Il tempo che fu;
quando ti conobbi.
Mi dicevi sempre,
che ti piaceva il mio sguardo.
Come parlavo con te
e com’ero.
Tu… mi hai colpito subito,
nonostante il tuo carattere
così chiuso.
I nostri anni di differenza erano tanti,
ma neppure così evidenti.
Non avevamo molte cose in comune,
e ora, rammentando,
mi colpirono le tue parole:
“innanzi tutto voglio la tua felicità”.
L’amore era sempre più profondo,
e giunse la nostra unione.
La nostra vita non era rose e fiori,
avevamo alti e bassi.
Con l’arrivo della nostra piccina,
speravo potesse cambiare tutto.
Ma la realtà è ben diversa.
Gelosie, allontanamenti e discussioni,
facevano da cornice
alla nostra apparente felicità.
Gli anni passavano
E di sbagli ne abbiamo fatti tanti,
e non solo tra di noi,
ma anche con colei che doveva essere
la nostra luce.
La nostra sola ragione di vita.
La nostra piccina.
Che ormai cresceva,
in tensioni e dolori.
Ora son passati diversi anni
E lei è ormai una donna,
si sta creando la sua vita
e cercando di realizzare
i suoi sogni e rimettersi in salute.
Noi invece siamo sempre più lontani,
preda di delusioni,
rabbia, e l’amore che un di,
anche se in apparenza ci legava,
ora non vige più.
Siamo solo due estranei.
Che tirano a campare,
pieni di acciacchi
e amarezze.
Due estranei ormai…
Incapaci di amare.
rimpianti?
tanti!
Speranze?
solo un po di felicità!

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