sabato 19 ottobre 2013

TU di Monica Finotello




Ti cerco, sulla scia delle perenni mie lacrime,
respirando il sospiro della tua voce, ricordando le tue parole.
Scivolo con angoscia
lungo il varco della mia solitudine.
Generata dal tuo tremendo silenzio. Verrà a trovarmi ad ogni scandire del tempo
l'infinito dolore che mi cresce dentro
dal primo all'ultimo dei secondi, minuti e ore di silenzio;
sottile come una pagina ma tagliente più di una lama.
Non è sudore che perla il mio viso
ma lacrime salate che in silenzio muoiono
tra le rughe della mia solitudine.
sconvolta e segnata dalla tua assenza. Dentro di me il deserto, non piove mai,
non c'e' oasi che mi disseti,
solo caldo e siccità bruciano la mia pelle!
Affannoso il mio respiro
tenta di ossigenare il sangue,
ma le vene sono chiuse, strette
non permettono a nessuno di nutrirle! Solo la tua voce potrebbe farlo,
la tua presenza mi conforterebbe, facendomi tornare a nuova vita. Nel silenzio di questa notte insonne
ci sei stato solo tu, mio dolce mistero,
fascino discreto… mio stupendo e
sublime desiderio continuamente sussurrato;
atteso, tanto che il tempo trascorre così lento, crudele ad infliggere e segnare le mie pene. È giusto questo silenzio e lo accetto; ma con speranza bramo la tua presenza, che presto giungerà a sanare le mie ferite.

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