Dolce musa, ispiratrice dello sbocciar dei miei sensi e delle mie profonde pulsioni dolenti. Odo le Vostre parole veleggiare nell`aree , sfiorami come dolci carezze ed infondermi mielate e sensuali ebbrezze. Il Vostro viso, le Vostre mani, i Vostri sospiri , ho impresso indelebilmente nella mia mente nell`attesa di poter godere acerbamente di qualche attimo di dolce oblio. Son io, che nell`attesa trepido ed un caldo tremito mi agguanta a tradimento. Immagino servirmi di Voi, affondando le labbra tremule nella rosa di desiderio umida e di ogni indugio fatuo avida . Intensamente la mia anima Vi annusa. Soave essenza emanano le carni inermi, nascoste tra le cosce timide e socchiuse, come a sfoderar le armi onde evitar arrese. Sapore fugacemente carpito Mentre quel fremito, dolce invito, Scuote le Vostre membra arrossendo il volto verecondo, una volta diafano ed infecondo. Son persa nel ricordo dei turgidi pistilli, precursore dello sbocciar dei vostri seni gonfi e di brama pieni. Eterea Musa , mi avete lasciata attonita e confusa, del mio ardore prigioniera e nel mio amore reclusa.
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