venerdì 21 febbraio 2014

L'OROLOGIO di Marco Belsette




Passo il tempo
a rincorrere il mio tempo,
spedito, a perdere il fiato
nella scia di un istante
o nel perdersi di un secondo.
Vivo ogni singolo evento
tra spauracchi di scadenze,
tra lunghe attese e interminabili ritardi,
l'esistenza scandita da inafferrabili attimi
o da flebili e impercettibili palpiti,
nell'impronta di un momento
o nel lampo cieco
d'un semplice battito di ciglia.
Passo il tempo
a rincorrere il mio tempo,
a bruciare la vita e lacerare ogni destino,
a vivere in continui giorni di luce
ignorando la tregua delle mie notti.
Sono dannato in vita,
castigato ad inseguire la mia fine,
condannato a raggiungerla
e fissare immobile le nere lancette
nel quadrante della morte,
ed è interminabile persino un minuto
quando fissi un orologio.

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