venerdì 14 febbraio 2014

DOVE I GATTI VANNO A MORIRE di Marco Belsette



Come una sfinge osservo scene d'esistenza 
che paiono sempre uguali,
m'isolo, sbadiglio e m'avviluppo pigro.
Volgo lo sguardo annoiato
sui bei giochi di luce tra le foglie
e sui gomitoli colorati oramai disfatti
di gioiose emozioni trascorse
-ora giacciono in angoli bui-
vibrisse logore da ripetute e umide carezze
-solo mie-
sputo palle di pelo miste a rabbia
e nuda disperazione,
sono stanco di udire parole che graffiano
più dei miei artigli,
ed è così stanca la mente... e con- fusa…
alla speranza ho regalato oramai più di una vita,
ne avevo sette, dicono, e sono rimasto senza.
Con passo felpato
vorrei recarmi in quel luogo segreto,
nel luogo che nessuno sa, da solo,
fiero e indifferente,
vorrei andare lì dove i gatti vanno a morire.

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