lunedì 24 febbraio 2014

ANGELO DANNATO di Francesca Delli Colli




Non so se e' desiderio
quel che scivola doloroso sottopelle,
mietendo solitudine
mascherata da rimpianto.
Non so se e' una preghiera
che suona come una nenia
continua e alienante,
cio' che i miei occhi rispecchiano.
Epitaffio di un dolore
nato dalla consapevolezza
di non essere mai nata.
Sospiri che si sciolgono
nel tempo stagnante,
frammenti di mille pensieri
rimasti sospesi
ed inviolati.
Tra paure e dubbi,
strappata dai miei demoni,
mi hai offerto il tuo agognato Inferno
nel quale ho bruciato lentamente
la mia essenza primordiale.
Anime condivise,
Anima snaturata
scivolata in me
come l'aria respirata.
Anima dannata,
che hai portato via con te
ogni pena inflitta
nelle quali avevo
redento la mia essenza.
Ora fluttua senza pace
appartenendo solo all'ignoto.

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