mercoledì 23 aprile 2014

C'ERA ANCORA UNA VOLTA di Alice Stregatta




Il cuore le si frantumò con uno scricchiolìo sinistro. Lo percepì distintamente. Implose in un irreale silenzio. Sentì i frammenti conficcarlesi nel petto. Pungevano e squarciavano la carne ad ogni movimento.
Dovette stare: immobile.
Si lasciò scivolare lungo la parete, sfinita. Accucciata, ranicchiata, in ginocchio, come una bimba terrorizzata. Si abbracciò, forte... Forte... I singhiozzi la scuotevano mentre grosse lacrime le cadevano ai piedi, formando una piccola pozza d'acqua salata.
Ammirava la pozzanghera credendo fosse mare. Come aveva fatto con lui, sbagliando.
Gli aveva attribuito profondità abissali e sentimenti puri.
Ma non era che un uomo talmente pieno di sè da non lasciar spazio per altro, altri.
Si sentì come Alice persa nella foresta incantata.
Sola.
Ancora una volta.

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