lunedì 28 aprile 2014

SPECCHI di Fiona Miller




Diverse persone che transitano nella mia vita, credono di saper sapientemente e giustamente tenere un grande specchio contro di me che mi dica chi sono, cosa voglio, da dove vengo e dove voglio arrivare.
Io, per fortuna, trovo questi specchi così sporchi e sudici da non vederci niente.
Altre persone, radicate nella mia vita, mi tengono uno specchio contro solo quando chiedo espressamente aiuto. Cioè quasi mai. Queste persone sanno che io odio gli specchi, e allora ci hanno messo un telo sopra e mi hanno detto che posso spostare solo l'angolino a sinistra, se voglio, e sbirciare un po', ma è inutile tentare di mentire a se stessi.
Lo specchio rende nuda ogni volontà, ogni costrizione mentale e riflettendo, fa riflettere, in ogni accezione del termine.
Non a caso il verbo riflettere ha questa ambivalenza.
Credo che chi tiene lo specchio finisca per essere risucchiato al suo interno, costringendo il reggente a riflettere egli stesso attraverso la verità riflessa negli occhi di chi si sta specchiando.
Lo specchio diventa esso stesso nemesi...
Trovo che essere messi di fronte a se stessi sia positivo, di per sè, ma trovo che certi metodi violenti di essere messi di fronte a se stessi, siano inutili e dannosi...

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