mercoledì 21 maggio 2014

ALICE di Alice Stregatta




Sin da piccola ho subìto il fascino delle streghe cattive, mi son disperata per i draghi infilzati dagli stupidi principi, incazzata per le sfortunate principesse. 
Rinchiuse in torri d'avorio, trafitte da fusi, relegate in cucina, braccate nel bosco: infine, "salvate" col miraggio di più rosee prigionie e gabbie dorate. 
Fattrici di boccoluti pargoli e dipendenti dal suddetto cretino in calzamaglia. 
Il "e vissero felici e contenti" non era lietofine, ma fonte di milioni di domande sul futuro incerto della donzella di turno.
Al momento di scegliere il mio nick, ho a lungo vagliato diverse ipotesi. 
Mi sono riconosciuta in Alice.
In viaggio in un mondo strano e fantastico, surreale, colorato, misterioso, angosciante, a tratti felice. Un viaggio dentro me stessa.
La dice tutta il fatto che, alla fine, Alice si sveglia da un lungo pisolo... 
E nulla di ciò che le sembrava accaduto era reale. Un sogno. Un sogno che svanisce al risveglio. 
Ti accompagnerà per sempre con un senso di benessere e disagio. 
Con un retrogusto dolceamaro. Con nostalgia. Rimpianto...
Sogno e incubo... Al quale tornare.
(Dedicata al Bianconiglio)

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