sabato 31 maggio 2014

LE SOTTIGLIEZZE DELL'ARTE di Fabio Morici




Già varcando il portone della Questura , l' Ispettore Capo Walter Capelloni capì che non era giornata , che poi , questo cognome , lui che era calvo e quei pochi capelli che gli restavano se li faceva tagliare a zero , era sempre stato fonte di infinite motteggiature .
In compenso però , portava baffi e pizzetto , così , forse per compensare i perduti capelli.
Orbene , dicevamo , appena entrato , il piantone gli si fece incontro e gli disse che il signor Commissario lo voleva vedere. Subito !
"Un' altra rogna in vista" pensò fra di se, e girò l' angolo del corridoio per andare verso la macchinetta automatica , visto mai , che questo fosse migliore di quella risciacquatura di piatti che la moglie gli preparava spacciandolo per caffè ?
Indi , mogio mogio , trascinò la sua grossa persona verso il suo ufficio , aprì e vi trovò già dentro il Brigadiere Peluso , un amico , erano anni che oramai lavoravano insieme.
Appena lo vide anche Peluso gli disse che il Commissario Capo lo aveva cercato urgentemente ; 
- Vado subito - gli rispose Walter - meglio non farlo aspettare , che altrimenti son "augelli per diabetici".
Bussò delicatamente alla porta del capo ed aprì , senza neanche aspettare una voce di risposta.
- Vieni , vieni avanti , ti stavo aspettando - gli disse il capo - siediti pure , ti volevo parlare. Hai mai sentito parlare di tale Federico Piazzola ?
- Mah , veramente , non ricordo , ma il nome non mi è nuovo - rispose Walter.
- E' un famoso e discusso uomo d' affari , già più volte indagato , ma sempre assolto o prescritto. - gli rispose il Commissario Capo.
Poi , vedendo l' espressione dubitativa del suo sottoposto , continuò dicendo che il Piazzola in questione possedeva una grande villa nelle vicinanze della città e che quella notte vi era stato un furto, i ladri erano entrati eludendo i sistemi di allarme , poi avevano addormentato il custode con del gas soporifero ed avevano trafugato varie opere d' arte .
- Questo tizio deve essere ammanicatissimo , mi ha già chiamato il capo di gabinetto del ministro e poi il sottosegretario agli interni , per sollecitare le più approfondite indagini.
"Ed io , che c'entro?" si stava domandando fra se l' Ispettore Capo Walter Capelloni , quando il Commissario Capo gli aggiunse : - ho perciò deciso di affidarti il caso , datti subito da fare , la scientifica è già sul posto per i rilievi, tienimi sempre informato di tutto , Buon lavoro !
"Ecco" pensò Walter uscendo dall' ufficio "la patata bollente la rifila a me ! Ma tu guarda se uno , quasi sulla soglia della pensione , si deve ritrovare in simili rogne !"
Rientrò nel suo ufficio e disse a Peluso ; 
- Molla tutto , trova una macchina con un po' di benzina che dobbiamo partire subito !
Racimolata bene o male una vecchia Tipo , si volsero per raggiungere la villa insieme ad un autista alla guida.
Giunti che furono , trovarono la scientifica che se ne stava già andando , fermò un collega che conosceva di vista e gli chiese qualche ragguaglio. 
- Un lavoro da professionisti - disse subito lui - non abbiamo trovato nemmeno una impronta, disattivare l' impianto di allarme doppio non era facile , non mi stupirei se abbiano sempre usato dei passamontagna per eludere le varie telecamere che vi possono essere anche all' esterno della villa.
- Va bene , ti ringrazio molto , adesso vado ad interrogare il custode , ha proposito avete una lista , delle foto , qualche cosa delle opere rubate ?
- Tieni questo foglio , è tutto scritto qui - gli disse il collega tendendogli una busta .
L' interrogatorio del custode , come da previsione, non portò a nulla , però il tipo non lo convinse del tutto.
Tornato a casa per il pranzo , che fra una cosa e l' altra si era fatto tardi , meditava sul difficile caso , una ruga , forse più profonda delle altre gli deve aver attraversato la fronte , perché il figlio gli domandò : 
- Che ti succede Papà ?
- Ma niente - rispose lui - mi devo occupare di un furto di opere d' Arte , ma sinceramente brancoliamo nel buio , non so nemmeno che aspetto abbiano. Anzi - aggiunse dopo un po' - tu che stai sempre al computer , vedi se ti riesce di visualizzare qualcosa - e gli porse la lista .
Tempo nemmeno una mezz'ora  ed il figlio tornò con alcune stampe a colori.
- Ecco - disse - sono tre quadri abbastanza famosi , divisionisti russi ed un altro , ma sembra che quest' ultimo sia un falso accertato , anche se antico.
- Almeno adesso vedo di che cosa stiamo parlando , grazie figlio mio - e gli fece una carezza sulle spalle.
Rientrò in ufficio più rinfrancato e subito si mise al telefono per contattare le assicurazioni e sapere per quanto erano , se lo erano , assicurate le opere d' Arte , poi fece un altro gire di chiamate , ma dal suo cellulare, questa volta.
"Fortuna che ho i minuti gratis " pensò ed iniziò ha chiamare i suoi informatori abituali ed i più grossi ricettatori della zona, avvertendoli che questa volata il boccone era troppo grosso ed amaro e che , se avessero avuto qualche notizia , sarebbe stato nel loro stesso interesse informarlo subito.
Naturalmente , tutti giurarono e spergiurarono che , in caso , ma loro non facevano di queste cose , lo avrebbero subito informato .
Le assicurazioni gli fecero sapere che le tre opere principali erano coperte per grosse somme , mentre il falso solo per poche migliaia di euro.
Dopo un paio di giorni , improvvisamente , una svolta inaspettata nelle indagini , in una cittadina non troppo distante , viene ritrovato un furgone rubato con all' interno le tre opere principali che erano state rubate.
Naturalmente , grande soddisfazione da parte delle Autorità e della stampa , che non si stancava di sottolineare come la pressione degli inquirenti avesse spinto i malandrini ad abbandonare il bottino , sul fatto che ne manca una , il falso , la tesi più gettonata era che fosse stata buttata via quasi subito e chissà dove , dagli stessi ladri , una volta scoperto il loro errore.
Una felice conclusione , a quanto sembrava , ma Capelloni con ne era intimamente convinto , il suo istinto gli diceva di non fidarsi , tutto troppo semplice , troppo facile ! In questi casi vi è sempre un basista , e quello vuoi che non abbia informato i complici su cosa prendere e cosa no ?
Tornò a casa per ora di cena e subito chiese di suo figlio.
- E' in camera sua che ascolta la musica con le cuffie - gli rispose la moglie Daniela , mentre era intenta nel preparare la cena .
Entrò nella stanza del figlio e si sedette su di una seggiola , lui vistolo , spense la musica , si tolse le cuffie e gli domandò :
- Che succede Papà ?
- Ma niente figliolo - gli rispose lui - è che siccome mi sei stato molto utile con la tua passata ricerca , vorrei che tu mi aiutassi ad avere notizie più circostanziate di questa opera e gli porse l' immagine del falso.
Il figlio la guardò , pensò per alcuni secondi , poi gli rispose : 
- Faccio un ricerca , chiederò lumi agli amministratori di alcune pagine che parlano di Arte , ve ne sono taluni veramente preparati, vai pure a cena , io vi raggiungo fra poco.
Dopo una mezz'ora eccolo infatti giungere a tavola.
- Fatto - disse al padre - ora non ci resta che attendere , vedrai che per domani mattina ne sapremo di più .
Alle 6 del mattino dopo , Walter già smaniava per svegliare il suo pargolo , e solo le minacce della moglie , riuscirono a stento a trattenerlo fino alle 6.45 , ma poi non ce la fece a resistere oltre ed entrò nella stanza buia , alzando con forza la serranda , e beccandosi un bel vaffa al volo !
- Scusami Matteo - gli disse allora - ma è una cosa importante , tu lo capisci.
Mezzo addormentato ma rassegnato , il figlio accese il computer e gli disse:
- Ora vediamo le risposte - diede auna rapida scorsa e poi , improvvisamente si fece attento - leggi un pò , papà -  gli disse.
Walter lesse , sempre più avidamente e concitatamente e poi esclamò : 
-  TOMBOLA ! Stampami questa risposta , che devo correre subito in questura.
Prese i fogli al volo ed uscì di casa , mentre guidava ebbe l' ardire di telefonare al giudice istruttore e di chiedergli l' autorizzazione per effettuare delle intercettazioni telefoniche , poi , forte di quella concessione verbale , andò in questura ed organizzò il tutto , spiegando che poi sarebbero arrivate le pezze di appoggio ufficiali .
Fatto il tutto disse a Peluso 
- Dai accompagnami , si torna nella villa per parlare ancora con il custode .
Intanto che erano in auto , gli spiegò quello che aveva in mente e quale doveva essere il suo ruolo .
Il custode fu assai sorpreso di vederli arrivare di nuovo , ma non lo dette troppo a vedere , si scambiarono alcuni convenevoli , i due poliziotti fecero alcune domande , poi Capelloni disse quello che aveva veramente a cuore di dire , e cioè che le indagini , dopo il ritrovamento delle tre opere principali , erano praticamente concluse , e che si riteneva che il falso fosse andato disperso, forse gettato in qualche cassonetto dagli stessi banditi .
- Molto bene - disse Capelloni a Peluso , mentre in auto rientravano in città - l' esca l' abbiamo lanciata , ora vediamo se i pesci abboccano.
Mano a mano che le telefonate del custode venivano intercettate , finivano direttamente sulla sua scrivania , alcune sembravano interessanti , parlava con una donna con accento straniero , in modo abbastanza criptico e con fare assai concitato.
Ancora un paio di giorni e poi , la svolta , il custode si doveva incontrare con la donna e con un altro uomo .
- Benissimo , dobbiamo pedinarli e non perderli di vista un momento , intanto intercettate anche la donna !
Al momento opportuno tutto era pronto , due auto civetta attendevano per seguire il guardiano , alternandosi per non venire scoperte.
Il sospettato giunse alfine al suo appuntamento , lo aspettava una bella donna , bionda e assai giovane, vi era anche un uomo di mezza età ; parlarono fra di loro per alcuni secondi , poi si avviarono verso un furgone e fecero per salirvi.
- Blocchiamoli ! - ordinò Capelloni agli altri.
Le auto sgommarono , i lampeggiatori , fissati istantaneamente sui tetti lanciarono i loro ululati , con gran stridor di gomme le due auto si inchiodarono una dinnanzi ed una dietro il furgone !
Gli uomini balzarono fuori con le pistole in pugno , gridando 
- POLIZIA ! FERMI TUTTI !
- Aprite il furgone - ordinò Capelloni , e vide che esso era carico come di mobili , e legname vario .
- Scaricate tutto , voglio vedere bene pezzo per pezzo .
La sua intuizione si era rivelata giusta , fra tutte quelle cose , ben mimetizzata vi era la predella del '400 che veniva ritenuta un falso .
Ma quale falso d' Egitto , era autentica !
Si trattava della parte staccata di un dittico , un olio su tavola di Filippo Vanni , originariamente dipinto per una chiesa toscana e la cui parte mancante apparteneva ad un noto magnate e collezionista russo .
Era stato dunque un furto su commissione , la ragazza era servita per irretire il guardiano che era scapolo e renderlo complice del furto , certo sempre con un ricco premio in danaro finale .
Per fortuna che un critico lungimirante aveva notato questa appartenenza comune delle due parti distaccate e ne aveva scritto, il suo intervento era stato ripreso da altri e suo figlio lo aveva rintracciato.
Il caso poteva dirsi brillantemente risolto ; 
"Bene" pensò fra di se l' Ispettore Capo Walter Capelloni , "la pensione si avvicina !"

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