mercoledì 28 maggio 2014

UN AVIATORE RACCONTA di Fabio Morici




- Ma venga , venga avanti , caro tenente , via ! Non faccia il timido , questa sera è Lei, l' ospite d' onore in questo mio ricevimento.
Così parlando la duchessa di R. ecc. y ecc. y ecc. ecc. discendente dei Grandi Spagna , prese sottobraccio il giovane e lo trascinò verso un gruppo di donne che stavano chiacchierando fra di loro .
- Permetta , mio caro, che le presenti Dona A. marchesa di S. ecc. y ecc. ecc, e la di lei nipote , la senorita C. - disse , indicandolo ad una vecchia incartapecorita ed a una ragazza giovane , si , ma non troppo carina , per i suoi gusti .
La carnagione olivastra , segno indiscutibile che la dominazione moresca non era stata del tutto vana , il forte naso aquilino, quasi asburgico , il viso assai affilato , tutto l' insieme non gli parvero poi così entusiasmante , anche se i gioielli che indossava , potevano reggere benissimo il confronto con quello delle due anziane matrone .
- Via, ci racconti , dalla sua viva voce , come sono andate le cose , lei è oggi l' Eroe del momento , tutti i giornali non fanno che parlarne .
- Mi consenta di presentarmi - disse allora oramai rassegnato il giovane - mi chiamo Ovidio Belcanto ( nome chiaramente falso ed inventato , adottato in onore dei suoi studi classici, come tutti, del resto, quelli dei membri dell' Aviazione Legionaria  che il Regime voleva si  aiutare il generale Franco ed i golpisti , ma cercando di salvare le apparenze ) - e sono tenente pilota di aerei da caccia.
Un gridolino di ammirazione sfuggì dalle labbra della ragazza, la quale subito si ricompose , dietro lo scudo del suo ventaglio.
- Via , via , non si faccia pregare - disse la marchesa di S. - ci racconti tutto per filo e per segno !
- Dunque - disse lui schiarendosi un attimo la voce - saprete Voi tutte , che è in corso una offensiva contro Madrid  
- Ma certo - risposero quasi in coro le tre dame .
- Sfonderemo presto , non è vero tenente ? -  chiese con voce speranzosa la duchessa di R. - Ma sa cosa ho sentito , ultimamente ? Sembra che ci sia una esaltata , una bolscevica , una nemica di Dio , che ha dichiarato che non ce la faremo , che saremo fermati al grido di NO PASARAN !
Pronunciò queste parole con un odio profondo , che tutti avvertirono , e che tutti sapevano bene che era determinato anche , se non soprattutto, dal fatto che gli immensi latifondi di sua proprietà si trovavano in gran parte nella zona controllata dalla Repubblica , e che le erano stati confiscati senza indennizzo perché le terre potessero essere distribuite fra i contadini poveri. Una bestemmia , ai suoi occhi !
- Questo non glielo so dire - rispose lui, poi per alleviare il senso di delusione che traspariva dal volto della nobildonna , aggiunse - noi stiamo facendo del nostro meglio.
Vistala rinfrancata , proseguì . - Nelle ultime settimane l' Aviazione Repubblicana ha ricevuto numerosi e moderni aerei dall' Unione Sovietica - un bisbiglio di disapprovazione serpeggiò nell' aria - sono aerei moderni , molto veloci e ben armati , l'unico nostro vantaggio è che i piloti non sono ancora molto ben addestrati . (ma lo saranno ben presto , pensò fra di se )
Ordunque ci eravamo alzati in volo su allarme , in quanto era stato segnalato al nostro comando una grossa formazione di bombardieri Tupolef SB2 , meglio conosciuti come "Katiuscia", scortati da numerosi caccia Polikarpof I-16, i famosi " Rata" .
Un preoccupato cenno di assenso della duchessa gli fece capire che erano al corrente , continuò perciò dicendo - sapendo che i russi amano volare ad alte quote e la loro caccia ancora più in alto , io ed i miei due gregari ci siamo portati , su mio ordine , molto in alto , più in alto di loro , e non è stato facile , con l' abitacolo aperto , mentre i Rata lo anno chiuso , ma tantè , il nostro caccia , il Fiat CR32 è davvero un grande aereo !
Come le stavo dicendo , Vostra Grazia , ci siamo arrampicati ad una notevole quota ed ad un certo punto vedo sotto di noi i caccia nemici, dei bombardieri , ancora nessuna traccia , ma non dubitavo che essi fossero ad una quota ancora inferiore .
Segnalo ai miei uomini, a gesti , poiché la radio non è presente , i loro obbiettivi , e via , in picchiata !
Piombo come un falco sulla preda , scendo da dietro , non mi avevano nemmeno visto , armo la coppia delle mie mitragliatrici pesanti calibro 12,7 mm e giunto ad una distanza che reputo giusta , apro il fuoco contro gli impennaggi di coda, un paio di buone raffiche ben aggiustate e il Rata con il timone di profondità e gli impennaggi di coda fracassati inizia a scendere a vite . Quasi subito si apre l' involucro bianco di un paracadute , il pilota si è salvato , almeno per il momento .
L' altro aereo , quello al suo fianco si butta allora in una picchiata vertiginosa e disperata nel tentativo di sfuggirmi .
Naturalmente , anche io cabro di colpo e mi getto al suo inseguimento, ma non seguendo la sua scia , ché il Rata è più veloce del Fiat , e così facendo non avrei avuto possibilità , ma seguendo gli insegnamenti della scuola di volo , decido di intercettarlo nel punto ove penso che interromperà la picchiata per ristabilirsi in volo orizzontale .
Descrivendo un ampio semicerchio , mi porto perciò nel punto designato , ed il russo è puntuale .
Non si aspettava certamente di vedermi dinanzi a lui , riteneva di avermi seminato grazie alla sua maggiore velocità !
Quale sorpresa e spavento , deve essere stato per il pilota avversario !
Approfittando di quei pochi secondi di indecisione , tiro la closce e , lavorando con la pedaliera , richiamo l' aereo da un assetto orizzontale ad uno verticale ed accellero , quasi mi volessi schiantare contro di lui , ma giunto in pochi istanti ad una distanza utile , apro il fuoco !
Le mitragliatrici intonano allegre il loro canto di morte , bastano due lunghe raffiche e vedo distintamente la sua elica andare in pezzi , anche il motore è colpito ed inizia ad emettere fumo . E' spacciato.
Mentre a gran velocità mi allontano , vedo che anche in questo caso il pilota è riuscito a lanciarsi con il paracadute .
Meglio . Penso fra di me .
Mi dirigo allora verso la zona in cui presumibilmente dovevano operare i bombardieri Repubblicani , ed intanto riprendo quota , ho perso anche il contatto con i miei gregari ed il resto della squadriglia , sono completamente solo nel cielo .
Dopo alcuni minuti di volo, ecco che ad una quota più alta della mia , mi viene incontro , assai velocemente , un grosso aereo , la sagoma è inconfondibile , si tratta di un Tupolef !
Dopo un rapido calcolo mentale e considerando che ho il sole alle mie spalle e che quindi , attaccando da sotto , le possibilità che mi vedano sono assi scarse , decido di attaccare .
Do tutta manetta ed i 600 cavalli d' acciaio del motore galoppano furiosamente al disotto del cofano , spingendomi velocemente contro il nemico .
Esso si accorge di me , ma è troppo tardi , nonostante un paio di sventagliate del loro mitragliere , sono oramai troppo vicino .
Apro dunque il fuoco , con lunghe e rabbiose raffiche , intenzionato a farla finita alla svelta .
Prendo di mira il suo motore di destra , quasi subito esce del fumo e poi delle alte fiamme, martello l' ala , fin quasi a staccarla , poi , giunto a meno di 50-60 metri , spingo la closce in avanti e mi butto in picchiata , onde evitare di essere inquadrato dal suo mitragliere di coda , il quale , nonostante la situazione già quasi disperata del suo aereo , non demorde ed anzi riesce a piazzare una raffica della della sua 7,7 mm nella mia carlinga posteriore , per fortuna senza gravi danni , solo un po' di sforacchiature .
Giunto ad una distanza di sicurezza , richiamo l' aereo e rapidamente mi volgo indietro ed intanto riprendo quota .
Il bombardiere stà precipitando in fiamme , ma i suoi tre componenti l' equipaggio hanno fatto in tempo a saltare con il paracadute ed adesso lentamente stanno scendendo verso terra .
Mi avvicino e descrivo un ampio cerchio intorno a loro , essi mi guardano spaventati , pensando che io li voglia mitragliare , ma io distendo la mano in un ampio e ripetuto saluto , ed allora anche essi , forse riconoscenti , si sbracciano per salutarmi .
Ma questo , pensai , è meglio che non lo dica e non lo scriva nel rapporto ufficiale .
- Li ha ammazzati , vero , quei porci rossi ? - Strillò tutta eccitata la Duchessa !
- No , Vostra Grazia - disse allora il pilota - erano Uomini di Valore , ed io rispetto ed onoro sempre il Valore , anche del nemico.
Detto questo , cortesemente si scusò che era già molto tardi , voltò i tacchi e le lasciò sole .

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