venerdì 9 maggio 2014

LASCITI DI DESUETE ALCHIMIE di Alice Stregatta




Da te desideravo complicità e condivisione.
Da te non potevo bramare che sesso, parole sporche, magari un collare. (Magari!)
Da te avrei accettato segni e fermo dominio.
Da te ho ricevuto parole secche che mi bagnavano, monosillabi che parevan discorsi.
Da te mi aspettavo righe tra cui leggere, poi mi son dovuta disegnare anche quelle.
Da te non ho mai avuto nessuna promessa, ma la speranza di esserci, l'uno nella vita dell'altra. In qualche modo.
Da te non ho avuto che sottrazioni. Sempre meno, sempre meno, fino allo zero infinito. Tondo. Attonito.
Da te in fondo... Ora non ho nulla.
Silenzi ininterrotti e una morsa allo stomaco.
Da te, io, ci verrei anche adesso, se me lo chiedessi.

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