mercoledì 11 settembre 2013

ARIANNA! Chi io? di Francesca delli Colli



Esorcizzare le attese e pensare ad altro. 
Modificare l’obbiettivo della tua voglia o meglio della tua esigenza, in un target senza un centro ma con infiniti cerchi.
E’ cosi difficile quando la mente e’ occupata solo da un pensiero ricorrente che ti tiene appesa ad un filo.
Quel filo, nonostante l’evidenza, si dimostra piu’ forte di una corda.
Eppure la corda difficilmente si spezza mentre il filo si…
Quindi : “Attenzione a come ti muovi!”
O ti tiene o si spezza.
“Cosa si vuole?” ed ecco che il pensiero si sposta, almeno per un po’.
Si potrebbe pensare che siamo noi legati contro la nostra volonta’, ma invece no, siamo noi che testiamo la forza e solidita’ di questo filo.
Siamo noi che gestiamo la nostra sorte: o rimaniamo appesi ad attendere un’evoluzione senza un tempo definito, oppure cadiamo giu’ inesorabilmente nella nostra mediocrita’, perdendo quei privilegi che ai nostri occhi potrebbero non esistere restando sospesi in cio’ che non conosciamo.
Ed ecco la matassa dalla quale esce il filo.
Svuotare la mente di ogni esigenza, soffrire per il vuoto nel quale l’ anima e corpo annaspano.
E’ una situazione instabile ma che permette di galleggiare.
Chiedere a se’ stessi se cio’ che si e’ perso sia necessario per sentirsi pieni e soddisfatti, oppure anelare il vuoto, una sacca da riempire ex novo.
In una mano tengo la matassa, ma con l’altra se seguo la direzione del filo che srotolo e che mi porta...
Io Arianna, Teseo la mia volonta’ di essere.
Sicuramente non avrete capito nulla di cio’ che ho scritto, magari sono un accumulo di pensieri tramutati in parole senza senso.
Ma l’essenziale che mi capisca io…

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