mercoledì 11 settembre 2013

NICOLE di Francesca delli Colli






 Il mio sussurro scivola nell'aria pregna del tuo odore mentre seguo la tua scia di profumo che sa ancora di notte.
Mettersi in religioso silenzio, mentre osservo ti spogli ,non ha prezzo.
Mi godo tutte quelle movenze impercettibili che solo una donna riesce ad intuire.
Il loro significato, un alfabeto del c...orpo che parla muto mentre viene accarezzato da respiri densi che accompagnano quella danza. .
Quella esile camiciola di seta si accartoccia ai tuoi piedi prima di entrare nella doccia.
Ogni piega parla di te, ma non di cio' che indossi sopra e vedo, ma di quello nascosto che hai sotto quella tua buccia di pesca, sempre matura, sempre succosa.
Il mio sguardo scorre affamato sulla tua pelle vellutata mangiandone ogni centimetro, non riesco a staccarti gli occhi da dosso.
Spesso mi chiedo se e' normale questo sentimento che ho per te. Un insieme di tenerezza candida e passione lussuriosa che mi brucia la gola ogni volta che la inghiotto.
I movimenti sono istintivi, naturali come se io non fossi dentro quella stanza e il tuo sorriso sbarazzino, la tua aria di innocente sensualita' mi fa male, mi trincia lo stomaco.
Il tuoi occhi sorridenti mi mettono gocce di malinconia sul cuore.
Se solo potessi farti capire, sussurrare, intuire cio' che mi scoppia dentro!
Nicole!
E invece no, mi devo accontentare di amarti in silenzio, di vivere dei tuoi attimi, nei tuoi attimi.
Sei di una bellezza mozzafiato, la tua pelle sembra adornata da mille perle argentee microscopiche, mentre l'acqua fumante ti accarezza il corpo.
Quanto la invidio!
Mi accontenterei di essere una di quelle gocce e scivolarti tra i seni , lenta e delicata, senza che te ne accorga e andarmi a rifugiare tra quei peli radi che contornano il tuo sesso e respirarlo.
Mi chiedo perche' tieni quella porta della doccia socchiusa.
Ti giri indifferente verso me mentre la schiuma scopre e copre quei capezzoli si ergono come spadini ,sollecitati dai movimenti delle mani che spandono il sapone e dall'aria fresca che spira dalla finestra semi aperta.
No, sono due ciliege mature, rosse che si porgono succose al mio sguardo disperato.
Mi immagino farle rotolare sulla lingua ed intrappolarle tra i denti.
Un sospiro, mi ritrovo la mano stringere il mio sesso quasi a strappare quella frenesia latente.
Non sei un capriccio, ma un mistero profondo che non riesco a capire neanche io.
Sei un sogno? No una realta' che agogno mentre nascondo la mia eccitazione come una ladra.
Hai capito, si hai capito, non puo' essere altrimenti,non ti prenderesti gioco cosi di me.
E io ci sto.
E' l'unico momento in cui posso accarezzarti, in cui sei mia e proteggerti dal mondo intero che mi deride.
Nicole....
Le mie parole sono come carezze che ti soffio addosso, mentre uscita dalla doccia ti porgo l'asciugamano e ti avvolgo tenendoti stretta a me.
Il profumo dei capelli bagnati mi provoca una fitta all'inguine mentre ci tuffo il naso in mezzo e poggio la mia fronte sulla tua nuca.
Le mie braccia ti tengono stretta al seno che mi sboccia nei palmi.
Percepisco la tua eccitazione attraverso il telo.
Non dici nulla.
Quel silenzio e' un rumore assordante, mi confonde, mi imbarazza.
Ma tu sei li tra le mie braccia mentre il tuo capo si adagia su una mia spalla.
E' tutto cosi irreale , vorrei allontanarti, ma sarebbe un'eresia rinunciare ad averti solo per me per qualche minuto.
Fremiti sommessi mi scuotono il corpo, mentre tra le cosce si crea un umido indegno.
Sono bloccata.
Vorrei..
Dio sa quanto vorrei assaggiare le tue forme ancora acerbe ma del tutto femminili e rigogliose.
“Perche' non te ne vai? Vattene, sparisci frutto proibito che mi trascini all'inferno.” La mia anima urla incessante mentre lotta col il corpo che urla a sua volta il suo diritto.
Sembra l'atto finale di una tragedia, che andando fuori copione si guadagna l'ovazione della platea.
Cosi le mie mani avanzano su quel morbido terreno, lente disegnano ogni curva che trovano, tremanti ma decise alla tua conquista , posandosi sul ventre che si ferma per qualche attimo
Neanche te respiri piu'.
Silenzio, solo il rumore sommesso degli aliti intermittenti, quasi stitici, che seccano le nostre labbra.
Monti, pianure, dune questo e' io mio viaggio che porta a te, mentre la tua valle inviolata si schiude al tocco delle mie dita.
Tremi, ma sei ancora qui.
Non stai giocando piu'..
I tuoi umori mi indorano la mano che curiosa fruga ogni tuo antro segreto, ma aperto.
Un ansimo inaspettato mi blocca ritirando le dita.
"No non posso, non posso rubarti cio' che non mi appartiene!"
Al diavolo la mia coscienza!
"Continua"
Un bisbiglio impercettibile e quasi rotto mi stordisce, mentre la sua mano mi afferra il polso riportandolo sul suo sesso.
Le cosce sono leggermente divaricate lasciandomi entrare scivolando sul suo miele.
La morbidezza delle tue carni e' nuova ,deliziosa, inaspettata.
L'indice scorre leggero dividendo quel bocciolo ancora chiuso ma turgido, schiaffeggiando quel pistillo che si erge ancora di piu'.
Le areole spariscono raggrinzite e concentrandosi suoi capezzoli, piccoli, rosei, gonfi.
Sono un lago, un indegno lago, un mare in burrasca e tu un'onda che si infrange sui miei desideri col movimento del tuo corpo che ondula di piacere sotto il mio movimento che diventa piu' deciso.
Ho un nodo alla gola, il cuore si ferma in attesa del tuo orgasmo che non si fa attendere.
Un singulto o un singhiozzo?
Il tuo piacere si nasconde in un lamento.
Lo inghiotti.
Non so se piangi o godi, sono stordita, ho il sesso che mi pulsa gonfio di piacere inespresso.
Ma non mi importa.
Nicole....
riesco a sussurrare il tuo nome.
Nicole sei una porcellana preziosa
Nicole.. mi guardi atterrita.
Nicole...
e scappi via da me lasciando quell'asciugamano vuoto come il mio cuore.



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