lunedì 2 settembre 2013

DISTRAZIONI di Allie Walker





Ci sono troppe distrazioni.
Troppe voci che graffiano le viscere,
che scavano nella pelle,
salendo verso l’altro,
fino ad arrivare alla schiena,
alle spalle
e sussurrare alle orecchie
in una moltitudine di lingue.
Mi parlano.
Attirano vertiginosamente la testa,
con le loro magie,
con la loro lussuria.
Penetrano vittoriosamente la mente
e la confondono con le ombre
che sembrano prendere vita.
Afrodisiache offerte impudiche,
che non vedi ma comprendi.
Allora apprezzi quei regali di fiori appassiti
che ora respirano tranquillamente la loro morte,
divenendo solo il ricordo di quei brillanti colori ostentati
che si giravano al sole.
E, improvvisamente,
vedi quei grovigli di tralci,
simili a quelli che si moltiplicano sui muri,
che non si preoccupano di avvolgere,
arrampicarsi o pungere con le loro spine
la carne del proprio amante,
con il bisogno salace e volubile
che agisce come un veleno,
disintegrando la ragione.
Un veleno che hai voglia solo di trangugiare,
un veleno che senti scorrere nelle vene,
un calore che si diffonde fino a raggiungere l’anima.
No.
Non ho paura di questo abbraccio
che mi protegge con le spine,
non ho paura di queste tue braccia
che mi trattengono,
non ho paura della tua essenza
che mi nutre,
non ho paura di amarti,
non ho paura di farmi rubare il respiro.

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