venerdì 6 settembre 2013

I MIEI RACCONTI di Den Cavaliere




Un giorno fui invitato ad una festa in una villa al lago e li’ conobbi una donna , che poi scoprii essere la padrona di casa, ma con un lieve difetto fisico: era in pratica sulla sedia a rotelle. Facemmo amicizia e tutta la sera parlammo di noi sino a quando non mi chiese di fare una passeggiata nel parco, allora spinsi la sedia sino ad un grande albero in riva al lago e li’ ci baciammo; la notte era bellissima e la luna si rifletteva sul lago lei mi chiese di fare l’ amore e io imbarazzato la appesi ad un grosso ramo, mi cinsi la vita con le sue gambe e la possedetti sino a quando non ci colse un sublime orgasmo, alla fine la riaccomodai sulla sedia e la riaccompagnai in casa. Da quel momento in poi inizio’ una feroce persecuzione, uno stalking che duro’ mesi, mi assillava mattino mezzogiorno sera e notte dicendomi che mi voleva, dovevo essere suo, che mi amava alla follia, ma io non sapevo cosa farmene di una donna del genere. Quando poi seppi che era ricoverata in svizzera per recuperare l’ uso delle gambe mi affrettai ad andare dai suoi genitori per chiarire il tutto e parlai cosi’ con la madre. la madre mi racconto' che Alice, questo era il suo nome, si era follemente innamorata di me; le risposi: "signora ma sua figlia non e’ stata solo mia, non era vergine quando abbiamo fatto l’ amore e siccome e’ immobilizzata dalla giovanissima eta’, credo di non essere stato l’ unico suo uomo". Lei mi confermo’ che altri erano stati con lei ma che con nessuno aveva provato quello che aveva provato con me; stanco del tutto le dissi: "signora ma che cosa avrei mai fatto che altri non hanno fatto per alice?" Lei mi rispose arrossendo lievemente: “lei e’ stato l’ unico che l’ha rimessa sulla sedia e riportata indietro, tutti gli altri me la lasciavano appesa li’ tutta la notte”.

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