lunedì 2 settembre 2013

LE NOTTI DI ALLIE di Allie Walker




Che dire della mia notte,
di quella che ha appena visto
la sua morte (tanto poi torna).
Alle tre e mezzo, stanotte,
in compagnia di quella Santa Donna
che come me non dorme (e mi gratta la schiena)
e continua a ridere delle mie assurde fantasie,
quelle che vedo sul soffitto
poco illuminato della mia camera (si è fulminato il lampione del cortile, finalmente)
ho sparato lì un'altra delle mie cazzate.
Ho pensato a come cambierebbe la vita
se inventassero il teletraporto.
Ma non ho immaginato solo,
ho dato voce ai miei pensieri
e, sempre quella Santa Donna, mi ha dato spago.
Un'ora a disquisire su viaggi fotonici
e su trombate notturne.
E le ho detto:
"Ci hai mai pensato?
Come sarebbe se ogni notte
potessi teletrasportarti dal tuo Lui
o Lui potesse fare altrettanto?
5 secondi di viaggio, o anche meno,
e tutta la notte a trombare!"
Beh, ha cominciato a ridere,
soffocando le sue risa nel cuscino (la gente normale dorme, bisogna far piano)
e con le lacrime agli occhi (sperando di non pisciarsi sotto)
continuava a bofonchiare frasi
che non afferravo del tutto.
Ha poi guardato la testata del mio letto
e pure lei, come me non tanto normale,
se ne esce: "Meglio si teletrasporti il tuo Lui,
'sto letto è adattissimo per legarti,
tu staresti ferma solo con le corde
ai polsi e alle caviglie."
E mentre la luce di quella cazzo di chiavetta,
che tiene sempre attaccata al pc (chissà perchè),
continuava a lampeggiare,
io la vedo bianca, lei la vede verde
(mi dice pure: "io ho gli occhi azzurri..."
e io: "ecco perchè vedi verde, aspetta che ti chiamo Hulk" tanto non viene),
ho chiamato Batman, ma non è arrivato;
ho chiamato Robin, il toy boy, anche lui assente;
ho nominato tre stronzetti, meglio la loro assenza (ne sono convintissima).
Allora ho continuato: "Io sono così sfigata,
ma così sfigata, che son sicura
che se inventassero veramente il teletraporto,
sarebbe pronto il giorno stesso della mia morte."
Ed ecco che le descrivo il mio viaggio.
"Vecchia rincintrullita, ma sempre attaccata al pc a chattare col vecchietto che sta a centinaia di chilometri da me, in astinenza trombate da anni (sia io che lui), vengo a conoscenza di questo nuovo modo di viaggiare. Prenoto il viaggio, metto la dentiera, accendo una sigaretta (non mi vesto, a che serve, dobbiamo trombare, ha pronto pure il Viagra, sperando che funzioni) e in quei 5 secondi vedo (sottolineo vedo) la trombata della mia vita, rimango sospesa nell'etere e sempre in quei 5 secondi trapasso... a miglior vita." (pure nel futuro e nelle fantasie sono valide le leggi di Murphy, fc!!!!)


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