mercoledì 11 settembre 2013

UNA NUOVA VITA di Gianluca Jazz Giannini





Faccio l'amore con altri uomini, è mio marito che me lo ha chiesto insistentemente per il suo quarantesimo compleanno. La nostra routine di coppia stava per far implodere il nostro matrimonio. Ho titubato, inizialmente pensando che la mia vita sarebbe cambiata, non sarebbe stata più la stessa e forse sarebbe peggiorata. Non che non abbia mai pensato a qualche scappatella, immaginato chissà quale fantasiosa pazzia d'amore con quello o con questo, ma l'amore per il mio Marco è rimasto sempre al centro dei miei pensieri.
Invece, invece sono rinata come donna, scelgo io con chi fare l'amore, con chi godere. Lo faccio sotto gli occhi di mio marito, che si eccita da morire nel vedermi sbattere da altri, saltuariamente lo faccio pure partecipare attivamente a qualche mio congresso carnale.
E' sabato, lo informo che questa sera avremmo ospiti a cena, sono due colleghi di lavoro Gigi e Andrea, come il duo comico. Da tempo quei due mi spogliano con i loro occhi, facendo battute allusive a quanto fortunato sia il mio Marco. Gigi e Andrea sono degli scapoloni impenitenti, a sentire loro si sono portati a letto la metà dei dipendenti, l'altra metà l'hanno risparmiata solo perché di genere maschile. Ma questa sera gli farò una sorpresa.
- Forse sarà un giorno fortunato per voi due, oggi, dico, ho voglia di togliermi qualche capriccio.....
Quei puntini di sospensione erano talmente palesi che vidi l'eccitazione crescere tra le loro gambe
- spero siate all'altezza, questa sera alle 20,00 a casa mia.
- Non ci stai prendendo in giro? Vero?
- Lo scoprirete venendo ......
Si presentarono puntuali, omaggi floreali e una bottiglia di champagne Moet Chandon per festeggiare, quei due facevano sul serio.
La cena filò liscia fino al brindisi, durante il quale incautamente (ma volontariamente) mi versai lo champagne addosso.
- Oh miseriaccia esclamai recitando la mia commedia.....e ora? E ora me lo devo levare, Gigi e Andrea guardavano una partita di tennis tra me e mio marito, per capire se Marco opponesse qualche resistenza a quel gioco, invece tutt'altro, lui stava incominciando ad eccitarsi.
Il mio vestitino con le spalline scivolò rapidamente giù lungo il mio corpo. Non indossavo reggiseno, e all'apparire del mio seno Gigi esclamo «formidabile». Andrea invece era già in piedi si dirigeva verso di me.
- Marco dissi a mio marito, ho voglia di succhiarglielo.
Ebbe un sussulto di piacere, sapevo che se al mio gioco avessi impartito una sorta di cronaca dei mie desideri lui ne avrebbe avuto piacere.
Passai la mano nella patta dei suoi pantaloni. Salivo e scendevo su quel tessuto evidenziandone l'eccitazione. Poi con l'indice e il pollice afferrai la zip e la feci scorrere lentamente giù.
Mi abbassai, infilai la mano dentro i suoi pantaloni e decongestionai il suo sesso tenendolo stretto nella mia mano. Tirai la sua pelle fino a farlo scappucciare e la la mia lingua incominciò a infierire sulla sua fessura. Pian piano le mie labbra avvolsero il glande e infine inghiotti la sua verga dentro le mie fauci ondeggiando sul suo pube avanti e indietro per riemergere ogni tanto per prendere aria. Lo sentivo gonfiarsi, pronto a esplodere, trattenni quella pulsazione tra le mani e attesi che Marco si avvicinasse dopo un mio cenno per bere quello sperma che ora a fiotti schiaffeggiava il suo palato. Qualche schizzo andò fuori, ma Marco sapeva che nulla doveva andare perso e così con le dita recuperò quel seme sul suo volto. Gigì, rimase un poì esterrefatto non immaginava che mio marito avesse fame del suo orgasmo, per un istante rimase lì non sapendo cosa fare. Ma il suo sesso era stretto nella mia mano, non poteva andare lontano. Andrea invece si stava torturando con la mano il suo pistolotto, ogni tanto cercava il contatto con il mio corpo sfiorandomi i seni. Poi mi sollevo e mi pose con violenza sul tavolo, abbasso i miei slip armeggio con la zi tiro fuori la sua asta e mi penetrò, un colpo secco, violento, di quelli sognati e ambiti. Si aggrappò ai miei seni e spinse facendo ballare la roba ancora disposta sul tavolo nel quale avevamo appena consumato la cena, e dove lui ora stava consumando un amplesso desiderato da anni. Voglio che gridi il tuo piacere disse Andrea, non ce ne era bisogno, lo stavo già facendo, era una delle cose che piaceva a mio marito. Il dolore delle sue mani a martoriarmi i seni e la violenza con la quale mi prese mi provoco un piacevole orgasmo.
Lo sentii esplodermi dentro, pulsare a intermittenza e scaricare tutto il suo seme dentro le mie viscere....ora Marco mi dovrà ripulire per bene.
Gigi che stava un po' defilato fece spazio sul tavolo vi si sdraio sopra e mi invitò a donargli il lato b, lasciando a mio marito la possibilità di pulirmi il sesso che ora incominciava e veder espellere l'orgasmo mio e di Andrea.
Marco leccava avidamente le mie labbra, respirandomi addosso. Aveva anche imparato osservandomi durante i miei congressi qualche nuovo piacere da infliggermi. Così incominciò a trattenere il mio clito tra le sue labbra, succhiarlo, tirarlo a se.
Andrea si faceva dolorosamente largo nel mio sfintere.
Chiesi a Marco di umettarlo, così prese a spompinarlo un po' prima di rimettermelo dentro il il culo. Marco non perse occasione di arrivare fin li giù a leccarmi, aiutandomi nella stimolazione perianale con la sua lingua.
Gigi prese la mia testa e me lo infilò dentro la bocca, spingendolo dentro quasi volesse affogarmi.
Marco non sazio del suo lapparmi allungo la sua mano verso il mio seno destro. Quello sinistro era già occupato dalla mano di Gigi che oltre a prendere come appiglio i mie capelli trovava opportuno stringere tra le dita il mio seno. Il primo a esplodermi fu Gigi, questa volta ingoiai tutto. Fu poi la volta di Andrea che mi riempi completamente. Infine fu la volta di Marco che prese a smanettarsi il suo sesso tra le mie gambe e eiaculandomi il suo seme caldo sull'addome. Prontamente si fiondò a ripulirmi per bene.
- Marco, Gigi Andrea...che serata piacevole.
- Lo è stata anche per noi....sorprendente e parlo a mio nome disse Gigi mi piacerebbe replicare...
- Grazie cara, disse Marco, oggi è stato bellissimo, grazie di avermi fatto godere così tanto.
- Mi unisco a Gigi, disse Andrea, spero vivamente di replicare quanto prima. 

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