Non è facile abbattere alcune barriere, come un vetro quando si incrina e
si distrugge in piccoli e minuscoli cristalli, così la tua volontà si
annientata; i miei sussurri, la mia voce eccitata , le mie richieste
insistenti ed audaci ti guidano. Come d’incanto, inaspettatamente, la
tua mano scivola sul monte di venere, reclini il capo all’indietro
mordendo le labbra. Osservo le dita posarsi su ciò che desidero. La
lingua guizza sulle labbra tumide e calde, le falangi spariscono dentro
di te, impazzita ti muovi alla ricerca del piacere che ti chiedo di
donarmi.
Nell’ultimo fremito, mi guardi, sei mia.
Nell’ultimo fremito, mi guardi, sei mia.
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