Tremo, tremo per la tanta emozione,
vorrei scrivere ma la penna
non vuole proprio andare là dove le dice la mia mano,
ho nella mente l’immagine di lei,
vedo i suoi occhi avidi di mie parole e così pieni d’amore,
vedo quelle naturali fossette
che le si formano ai lati della bocca quando abbozza un sorriso.
So che soffre, lo so perché soffro anch’io;
è come se ci fosse stato tolto il paradiso,
quel profumo di lavanda, le rose, l’erba fresca e il gelsomino
tutto è sparito, lasciando il posto ad un arido deserto,
è così lontana, a volte mi chiedo cosa fa lei
per sopperire alla mancanza,
per non pensare, per non piangere…
io dal canto mio ho imparato a vivere a metà…
questo mezzo cuore batte solo per tenermi in vita,
solo mezzi respiri, solo mezze parole,
ho persino annullato i sospiri,
li ritrovo di notte con i miei pensieri, quando sono solo,
quando sono troppo stanco per combattere e cacciarli via.
Sto tremando ancora,
in questa notte fredda e silenziosa ma anche così triste,
come sempre quando vago nell'assenza e voglio urlare che l’amo…
l’amo perché mi tormenta,
l’amo perché grazie a questo amore io mi sento vivo,
l’amo perché è la cosa che so fare meglio.
Tremo, e trema la fievole luce della candela
a decretare la fine del mio intimo sfogo,
osservo questo scritto ch’è pregno d’inchiostro nero e dolore,
pregno di me, di noi,
e di questo immenso amore che soffre.
vorrei scrivere ma la penna
non vuole proprio andare là dove le dice la mia mano,
ho nella mente l’immagine di lei,
vedo i suoi occhi avidi di mie parole e così pieni d’amore,
vedo quelle naturali fossette
che le si formano ai lati della bocca quando abbozza un sorriso.
So che soffre, lo so perché soffro anch’io;
è come se ci fosse stato tolto il paradiso,
quel profumo di lavanda, le rose, l’erba fresca e il gelsomino
tutto è sparito, lasciando il posto ad un arido deserto,
è così lontana, a volte mi chiedo cosa fa lei
per sopperire alla mancanza,
per non pensare, per non piangere…
io dal canto mio ho imparato a vivere a metà…
questo mezzo cuore batte solo per tenermi in vita,
solo mezzi respiri, solo mezze parole,
ho persino annullato i sospiri,
li ritrovo di notte con i miei pensieri, quando sono solo,
quando sono troppo stanco per combattere e cacciarli via.
Sto tremando ancora,
in questa notte fredda e silenziosa ma anche così triste,
come sempre quando vago nell'assenza e voglio urlare che l’amo…
l’amo perché mi tormenta,
l’amo perché grazie a questo amore io mi sento vivo,
l’amo perché è la cosa che so fare meglio.
Tremo, e trema la fievole luce della candela
a decretare la fine del mio intimo sfogo,
osservo questo scritto ch’è pregno d’inchiostro nero e dolore,
pregno di me, di noi,
e di questo immenso amore che soffre.
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