sabato 1 marzo 2014

TREMO di Marco Belsette




Tremo, tremo per la tanta emozione,
vorrei scrivere ma la penna
non vuole proprio andare là dove le dice la mia mano,
ho nella mente l’immagine di lei,
vedo i suoi occhi avidi di mie parole e così pieni d’amore,
vedo quelle naturali fossette
che le si formano ai lati della bocca quando abbozza un sorriso.
So che soffre, lo so perché soffro anch’io;
è come se ci fosse stato tolto il paradiso,
quel profumo di lavanda, le rose, l’erba fresca e il gelsomino
tutto è sparito, lasciando il posto ad un arido deserto,
è così lontana, a volte mi chiedo cosa fa lei
per sopperire alla mancanza,
per non pensare, per non piangere…
io dal canto mio ho imparato a vivere a metà…
questo mezzo cuore batte solo per tenermi in vita,
solo mezzi respiri, solo mezze parole,
ho persino annullato i sospiri,
li ritrovo di notte con i miei pensieri, quando sono solo,
quando sono troppo stanco per combattere e cacciarli via.
Sto tremando ancora,
in questa notte fredda e silenziosa ma anche così triste,
come sempre quando vago nell'assenza e voglio urlare che l’amo…
l’amo perché mi tormenta,
l’amo perché grazie a questo amore io mi sento vivo,
l’amo perché è la cosa che so fare meglio.
Tremo, e trema la fievole luce della candela
a decretare la fine del mio intimo sfogo,
osservo questo scritto ch’è pregno d’inchiostro nero e dolore,
pregno di me, di noi,
e di questo immenso amore che soffre.

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