mercoledì 26 marzo 2014

IO SONO DENTRO. di Medusa Riggio




Io, spavaldo, sfrontato, sfacciato alla vita, che quando
mi desto sorrido a Morfeo che non mi ha consegnato ad Ade.
Io che ho sempre professato che il verbo Amare
non è altro che un urlo dopo aver ingerito file.
Io che della parola Sentimento la scindo in
Senti-Mento e le racconto una favola.
Io che del mio Cuore ne elogio battiti e pulsazioni,
che in fondo, ma molto in fondo, fin dentro la patta
dei miei pantaloni, dando sollazzo e tripudio, e
come tale lo definisco solo un organo vitale privo
di ogni Emozione.
Già l'Emozione, che a volerla dir tutta, è una parola
da leggere tra "le righe", Emo-Sangue, coniugata con
Zione ovvero A-Zione, nient'altro che un'azione
del sangue quindi, e come tale dovrei sentirla fin dentro,
ma vi par possibile?
Si, lo so, sorridono di me, lo fan tutti, lo so, li sento,
anche se lo fanno tra di loro, nei loro salotti, tra lustrini
e pizzi... ridono di me, che mi aggiro tra di voi, ingannandovi
con le mie parole, con le mie carezze, i miei sorrisi beffardi,
i miei sospiri e i miei gemiti.
Io che non riesco a guardarmi allo specchio, Io che vorrei
ma non posso, poiché prigioniero della Tua Mente.
Si, sono dentro, nella tua Mente Folle e disperata, bramosa
oltre ogni misura, una cantilena infinita, il mio nome sopra
ogni altro pensiero, il mio nome, sussurro e carezza che
scivola da labbra umide passando su seni gonfi e capezzoli
dolenti, per ventri tremuli fin dentro cosce calde e chiuse...
Il mio nome... Eros, per servirla.

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