giovedì 13 marzo 2014

MAL DI .....MARE di Francesca delli Colli



Tra la calma e le tempeste del nostro mare
riuscivamo a galleggiare.
Non si puo’ spiegare quello che si prova,
quando non si ha piu’ il possesso del nostro ardire
e si e’ in balia di cio’ che non si puo’ gestire.
Le onde investono senza
che si possa arginare la loro forza,
sino ad essere inermi costretti
dalla loro morsa.
Risucchiati in un mulinello,
come un secco fuscello,
si affonda lentamente,
l’ossigeno vien a mancare
nel nutrire la nostra mente.
Tutto e’ confuso ,
via ti senti scivolare,
nell’allungar la mano cercando
la tua di afferrare.
Quell’attimo di lucidita’
che arriva inaspettato,
ti da la spinta per risalire,
sino a respirare di nuovo.
A nuova vita ti senti tornato.
Ma tu non ci sei piu’,
e la mia ha mano ha solo l’illusione
di tener stretta la speranza,
ma è solo un’allucinazione
di una reale mancanza.
Cio’ che credevo fosse la mia ancora di salvezza,
si e’ tramutato in aguzzino
giustiziandomi con profonda amarezza.
A fatica si torna indietro,
si rema verso la propria terra,
ed ogni brandello di anima disillusa
si riafferra.
Naufragata nel mare della mia anima,
tu sei comunque presente
ed il mio pensiero per te
non mente.
Ti amo,
questa e’ l’unica cosa che mi rimane,
di un tormentato idillio
di emozioni vane.
Torno ad aggrapparmi alla vita,
anche senza di te rifiorita.


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