mercoledì 26 marzo 2014

LEI BALLA AL RITMO DEI BAUSTELLE di Andrea Lagrein




Il suo culo, tondo, sodo, perfetto, si dimena davanti ai miei occhi nel silenzio di una melodia immaginaria.
Lara sta canticchiando un motivetto di cui ignoro totalmente l'esistenza. Sarà sicuramente una hit del momento, preclusa a noi vecchie cariatidi dei tempi andati.
E' in canotta e tanga. E null'altro! Sorseggia una bottiglia di Heineken mentre i lunghi capelli castani le accarezzano le spalle al ritmo del suo sinuoso balletto. Il suo fisico da giovane ninfa ventiduenne fa già fremere i miei istinti da vecchio porco. Cristo, adesso mi alzo dalla poltrona e me la chiavo seduta stante!
- Bella zio, non fare il matusa! Perché non metti su un po di buona musica, eh? Chessò, Lady Gaga, Avicii o gli Imagine Dragon? Così ballo per te e, ti garantisco, te lo faccio diventare duro all'istante!-.
Sogghigno a questa sua spacconeria. Rimango seduto a fissarla e mi apro una birra. - Tesoro, ho trentotto anni. A noi della vecchia guardia, per farlo diventare duro, non servono tutte ste stronzate. Mi basta guardare il tuo culo per farmelo rizzare! E poi non sono tuo zio, ricordatelo. Ma sono quello che fra poco ti scoperà per benino!-. Ma come parlano i giovani del giorno d'oggi? Cristo santo, bella zio! La devo smettere di rimorchiare ventenni arrapate se non voglio fare la figura del vecchio coglione!
E poi Lady Gaga, Avicii, Imagine Dragon sarebbe buona musica? Io che sono cresciuto a pane e Rolling Stones, con Janis Joplin e Jimy Hendrix a far da contorno, dovrei considerare Lady Gaga buona musica? Forse effettivamente sono troppo vecchio per queste nuove generazioni. Dovrei farla finita con il farmi irretire da culi sodi e tette ben scolpite. Ma invece sono qui, seduto sul divano, con l'uccello bello duro e una tremenda voglia di chiavarmela!
Mi alzo e accendo lo stereo. Le offro i Baustelle. Torno a sedermi sul divano. Subito, il ritmo incalzante de Gli spietati, attira Lara in una danza sfrenata. Mi godo la scena del suo culo davanti ai miei occhi. E nel mentre mi sfilo calzoni e slip. Così, tanto per mettere subito le cose in chiaro!
Lei sorride divertita. Evidentemente gli amichetti che frequenta non sono così audaci e sfrontati. Ma questo è il beneficio di avere i capelli grigi!
“Vivere cosi senza pietà, senza chiedersi il perché, come il falco e la rugiada e non dubitare mai. Non avere alcuna proprietà, rinnegare l'anima, come i sassi e i fili d'erba non avere identità.”
Gli spietati, persone senz'anima, che salgono sul treno e non ritornano mai più. Guardo il culo di Lara, le sue cosce perfette, i suoi fianchi da agile ventenne e immagino come sarà scoparla, questa sera, questa notte, per poi non rivederla mai più. Sarò forse diventato anch'io uno spietato senz'anima?
Big Jack sussulta fremente. A lui non frega nulla di questa spiccia filosofia. Lui vuole sprofondare nel delirio carnale che questa tizia tanto promette! Altro che essere spietati o perduti antichi eroi. Altro che guardare in faccia i propri sentimenti o scapparne il più lontano possibile. A Big Jack interessa solo la fica di Lara!
Dunque, diligente, mi adeguo e mi lascio trasportare dalle movenze sinuose del suo corpo. Lei balla e mi guarda. Sorride. Evidentemente la scena la intriga. Si avvicina maliziosa. Si china, sempre continuando nella sua danza. Appoggia le mani sulle mie ginocchia. I capelli scivolano a coprirle il viso. E' un attimo. E poi sento le sue labbra accarezzare delicatamente Big Jack, che di delicato ha davvero ben poco!
Quindi si risolleva. Il suo sguardo è a dir poco peccaminoso. Si volta. Si piega leggermente sulle ginocchia. E il suo culo inizia a danzare unicamente per Big Jack, quasi fosse un guancia a guancia.
Sarò pure un matusa, uno di quelli che ormai faticano a comprendere le nuove generazioni, uno che a Lady Gaga continua a preferire Stevie Ray Vaughan, uno spietato senz'anima preso a calci in culo troppo spesso dalla vita, o forse più probabilmente un vecchio rincoglionito che tenta di fuggire e scomparire fra birre e puttane, ma io una così non me la lascio proprio scappare!
Sicché l'afferro per i fianchi e senza grandi complimenti la faccio sedere su un Big Jack fin troppo pronto. Lei sussulta e geme, dapprima colta di sprovvista, quindi soddisfatta e appagata dalle attenzioni che le sto riservando.
Il brano termina mentre noi iniziamo la nostra nuova danza. Sarò pure un matusa, ma noi della vecchia guardia sappiamo bene come fare!

Nessun commento:

Posta un commento