martedì 28 gennaio 2014

AMORE ETERNO di Mattia De Lorenzi




Immoto giaccio nel letto,
avvolto dalla notte come in un sarcofago egizio.
Il dolore indicibile
avvolge la mia solitudine come un sudario.
Squarcio di vita il ricordo luminoso dei tuoi baci.
Le carezze bruciano il freddo delle guance,
i suoi occhi trafiggono la nebbia del cuore.
Ah ingannevole araldo di una vita che non può essere!
Lei non ci sarà più a suggermi,
ad avvolgere il mio sesso
con le sue gambe, simili alle spire di un serpente.
Distesa sul letto,cornucopia di piacere,
era una visione angelicamente perversa.
Io,
come un fantasma,
mi consumo a cantare nella mente
le lodi della sua anima.
L’odore del suo sesso mi ferisce ancora le narici,
ed attossica il cervello,
mentre mi immergo nel suo calice,
fonte battesimale del mio amore.

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