giovedì 2 gennaio 2014

DOSI DI CONSISTENZA di Sereno Notturno




Vorrei riuscire più spesso a gustare la sostanza dei giorni, senza seguire una precisa ricetta impostata sui contenuti sulle dosi o sul tempo della messa in forno.
Senza appurare d'aver la mano pesante negli ingredienti oppure troppo leggera.
Solo ed esclusivamente quello che al momento sovviene di aggiungere, forse nemmeno capendo se sia dolce o salato, ma questa dovrà essere la ricetta della vita.
L'unico ingrediente è la consistenza.
Vale nella vita di tutti i giorni dare peso ad una fittezza senza equilibrare una dose precisa, siano essi sguardi, intime follie o carezze del tempo, senza scadenza e nessun timore si possa raffreddare un pensiero.
Metterti a confronto con la vita di uno specchio dove lui da ciò che tu dai, ne più ne meno, allora si capirebbe la necessità di poter essere un pensiero frequente.
Quel giorno è stata la stessa cosa, sapevi di poter ricevere anche se, nel momento in cui davi non lo pensavi minimamente.
Elargivi consistenza di attimi, solide elementari basi di vita che si affacciavano al tuo passaggio, e le donavi così scoprendo ciò che ti eri perso... tanto direi, se pensi agli sguardi ai piaceri e alle menti veritiere del momento, non sapevi ne potessero esistere di saggezze delle menti di quel calibro, eppure le avevi sotto mano nella lunga distanza, ma così vicina da esserci.
Scoprire luoghi che passavi ogni giorno, visti però da angoli diversi con occhi diversi, capendo che erano diversi i vicoli e le strade i negozi e gli abitanti.
Pare giusto capirne gli attimi i veri movimenti delle mani e le bocche di un tempo lontano, quelle che sanno ancora baciare.
Quei corpi che sanno ancora muoversi scoprendo i percorsi dalla pelle liscia, quell'andirivieni di sguardi e muscoli che si contraggono negli spasmi del piacere, l'intima essenza che ne fa dono ad un altro corpo, scolpendone ogni centimetro.
Le scioltezze dei movimenti che non trovano la paura o il benché minimo imbarazzo, ma è come se ci fossero sempre stati, li presenti in quei gesti semplici dell'incontro dei polpastrelli sui solchi di un puro piacere, accelerati movimenti di chi è complice di un assoluto orgasmo.

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